(Da Il Manifesto) - G8. Sospeso per sei mesi il medico che «visitava» in mimetica i manifestanti brutalizzati.
"Alla Diaz dovevano fucilarli tutti". Così
nella caserma-carcere di Bolzaneto il dottor Giacomo
Toccafondi, responsabile dell’infermeria
durante il G8 di Genova, accolse una manifestante arrivata
dalla scuola Pertini dove la polizia aveva appena compiuto
quella che oggi è universalmente definita
la «macelleria messicana». Ad altri diede dei
«bastardi». A una ragazza tedesca, a cui la polizia
alla Diaz aveva fatto saltare la metà dei denti, puntò il
manganello alla bocca mentre altri cantavano
«Manganello, manganello». Oggi, a distanza
di quasi quattordici anni, l’Ordine dei medici di Genova
ha sospeso Toccafondi per sei mesi. A ottobre
potrà tornare a lavorare, quantomeno come
libero professionista...
«Abbiamo una legge istitutiva che prevede
direttamente il passaggio dalla censura di
sei mesi alla radiazione» si difende il presidente
dell’ordine dei medici di Genova Enrico Bartolini. «Era
indubbio che meritava una sanzione pesante e la
commissione, formata da tre professionisti
super partes, ha scelto una delle più gravi». Perché non
la radiazione allora? «Perché sono stati valutati
tanti elementi negativi, ma anche alcuni positivi.
È stata una valutazione laboriosa durata oltre
un anno e mezzo».
Se
sugli elementi positivi, in assenza del testo del
provvedimento, è arduo lavorare di
fantasia, gli elementi negativi sono tanti e per
ognuno di loro, come sancito dalla Corte di Appello di Genova,
Toccafondi dovrà risarcire le sue vittime. Come
per «l’aver costretto o consentito che le persone
stessero nude nell’infermeria oltre il tempo necessario,
che le persone di sesso femminile rimanessero
nude anche davanti a uomini, osservate nelle parti intime
e costrette a girare più volte su se stesse» o come
l’aver «insultato direttamente le persone
visitate… anche rivolgendo domande sulla vita sessuale
con evidente segno di scherno». Oltre a omissioni di
referto e minacce di vario tipo come la frase «se non stai
zitto ti diamo anche le altre» rivolta a un arrestato
a cui stavano saturando senza anestesia la
mano appena lacerata da un agente..."
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