Quello che è certo in questa giustizia e nella stessa Magistratura di Taranto, è che le condanne contro lavoratori, donne, studenti, slai cobas, contro chi lotta contro i padroni assassini si fanno subito!
Il 30 marzo 2012 migliaia di persone, soprattutto giovani, manifestavano al Tribunale. Lo Slai cobas aveva indetto un presidio perchè Riva e complici fossero finalmente processati.
Era, questa anche una manifestazione di denuncia dell'osceno corteo organizzato nella stessa
giornata da Riva e capi dell'Ilva, con striscioni e kit fatti tutti con marchio aziendale, e lavoratori ricattati, minacciati o "convinti" a partecipare al corteo per difendere l'azienda.
Bene. Oggi mentre il processo a Riva e complici va avanti in maniera molto affannosa e già le tre società Ilva hanno ottenuto di essere escluse dai risarcimenti, arriva la condanna contro 32 lavoratori, donne, giovani, tra cui 11 operai, disoccupati, coordinatori dello Slai cobas presenti in quella giornata, per "aver partecipato ad una pubblica riunione all'esterno del Palazzo di Giustizia" - dato che questa manifestazione era stata VIETATA dal Questore, mentre quella di Riva e capi, NO.
Secondo questa "giustizia" ognuno dei condannati dovrebbe pagare una multa di 3.801 euro a testa!
UNA DOMANDA: COME LI VOGLIONO...?
SEGUONO LE TRE PAGINE DELLA NOTIFICA DELLE CONDANNE.
E SOTTO RIPORTIAMO INVECE L'ESPOSTO CHE NOI FACEMMO CONTRO LA MANIFESTAZIONE DI RIVA E CAPI
TA. 30.3.12
Alla
PROCURA DELLA REPUBBLICA
Al
PREFETTO, DR. SAMMARTINO
La scrivente Organizzazione Sindacale
denuncia a codesta Procura i fatti che stanno avvenendo all'Ilva in
questi ultimi giorni, con l'approssimarsi della udienza del 30 marzo
2012 presso la Giudice Patrizia Todisco e che ci vengono
quotidianamente denunciati da numerosi operai:
-viene diffuso ad arte ad opera di
dirigenti e capi aziendali un allarmismo su una presunta chiusura
dell'Ilva che i magistrati inquirenti starebbero per disporre;
-vengono inviati agli operai sms da
capi i cui toni sono inaccettabili 'partecipa, altrimenti...”
-vengono concesse dall'azienda in
occasione del 26 marzo 4 ore di assemblea retribuita per
permettere agli operai di recarsi in
Prefettura per una manifestazione, cosa mai avvenuta,
mentre normalmente l'azienda e i capi
fanno opera di dissuasione affinchè gli operai partecipino ad
assemblee e scioperi sindacali; con capi che in questa occasione
sollecitano attivamente gli operai a partecipare, e lo fanno tutti,
come a seguire un ordine aziendale;
-vengono fatti circolare volantini e
appelli in fabbrica, di tipo anonimo, con ruolo attivo dei capi e con
possibilità di affissione illegale nelle bacheche sindacali, quando
invece alla scrivente sindacale la cosa viene attivamente vietata e i
nostri lavoratori fatti segno di persecuzione e di provvedimenti
disciplinari se cercano di farlo;
-vengono messi a disposizione dei
lavoratori dei bus aziendali senza la presenza di legittime
organizzazioni sindacali affinchè si possano recare a protestare in
Tribunale ed alcuni capi arrivano a dire che bisogna andarci con fare
minaccioso, con bersaglio Magistratura e ambientalisti;
-vengono richiamati dalla
cassaintegrazione degli operai all'ilva e alle imprese, perchè
rientrino solo per la giornata del 30, onde poter partecipare
obbligatoriamente alla manifestazione e rimessi in cassa integrazione
da lunedì 2 aprile..
-si dice ad opera dell'azienda e dei
capi ilva, nonché delle aziende dell'indotto ai lavoratori dell'ilva
e delle imprese, che il 30 gli opera non devono lavorare e sono in
ferie forzate in quanto i capi non saranno al posto di lavoro,
attuando di fatto una serrata illegittima e ricattatoria verso i
lavoratori per costringere ad andare a simili manifestazioni o
comunque non andare al lavoro
E' evidente da questo insieme di fatti
univoci che azienda con capi e tecnici al suo servizio
organizzano e stanno organizzando adunate sediziose ed eversive di carattere corporativo e
terrorizzano, minacciano, ricattano i lavoratori in maniera inaudita e inaccettabile, per portare i lavoratori a protestare con lo scopo di premere e ricattare la Magistratura,le Istituzioni, e intimidire organizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste, cittadini ecc.
organizzano e stanno organizzando adunate sediziose ed eversive di carattere corporativo e
terrorizzano, minacciano, ricattano i lavoratori in maniera inaudita e inaccettabile, per portare i lavoratori a protestare con lo scopo di premere e ricattare la Magistratura,le Istituzioni, e intimidire organizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste, cittadini ecc.
Per questo la scrivente 00.SS chiede a
codesta Procura di aprire una inchiesta onde accertare le
responsabilità, penali e civili di azienda nella sua proprietà e
nella sua direzione operativa, nei capi e dirigenti e di ogni altro
responsabile, per vedere se vi sono estremi di reato in simili
comportamenti, affinchè ad essi venga messo immediatamente fine e i
responsabili perseguiti.
Siamo pronti a fornire ulteriori
testimonianze di quanto denunciamo.
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