Lunedì Fim, Uilm, Fismic, firmeranno l'accordo - da loro considerato "storico" - per i 20 turni di lavoro settimanale alla Fiat Sata di Melfi.
Ma gli operai nelle assemblee hanno detto NO alla nuova turnistica, per soddisfare le esigenze produttive legate al lancio della Jeep Renegade e della 500x; e ugualmente dicono NO al ricatto della trasformazione dei contratti di somministrazione.
Nelle assemblee hanno gridato "venduti, venduti!" e anche quando si è arrivati al voto in due assemblee, il risultato è stata una massiccia bocciatura dell'intesa sindacati padronali/Fiat
Questa turnistica non porta solo aumento dell'orario di lavoro, più fatica, più sfruttamento, ma come dicono gli operai e le operaie, sconvolge i ritmi di vita, tenendo conto che all'orario di fabbrica per molti di loro devono essere aggiunte le 2/3 ore di viaggio in autobus da tutta la Regione e anche da fuori Regione.
Con questa nuova turnazione la Sata diventa la prima fabbrica di auto a ciclo continuo in Europa. La fabbrica si ferma solo dalle 6 alle 14 della domenica.
Per cui, chi finisce di lavorare alla 14 del sabato può succedere che deve riprendere il lavoro la sera della domenica".
"A questo punto - dicono gli operai - dovremo salutare tutti quanti la famiglia, perchè staremo sempre in fabbrica".
Ma padroni e i suoi sindacati hanno corta memoria. Si dovrebbero ricordare che fu proprio l'insopportabilità dei turni che diede vita nel 2004 ai famosi "21 giorni" di blocco totale della fabbrica.
Oggi gli operai, le operaie dicono che con questi ritmi di lavoro non ce la fanno; se poi si aggiunge la riduzione delle pause... fin quando potrà essere sopportato il ricatto di Marchionne?
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