Sabato 15 novembre al centro civico buranello via buranello 1 Genova Sampierdarena
Ricordare
la Resistenza a Genova significa ricordare tutti coloro che hanno
combattuto contro il nazifascismo, militando nei vari raggruppamenti
partigiani ed esprimendo così il rifiuto dei soprusi e delle
violenze indiscriminate poste in atto da chi aveva portato il
paese alla rovina. Tra i tanti che hanno combattuto la barbarie
fascista e hanno pagato con la vita la propria scelta, emerge il nome
di un giovane comunista, che è tra i promotori delle formazioni
armate clandestine in città: Giacomo Buranello. Ucciso dalle camicie
nere per non aver voluto rivelare sotto tortura i nomi dei compagni,
fu fucilato, ormai morto, all’alba del 3 marzo 1944 nel Forte di
San Giuliano. Sono passati 70 anni esatti, ma nell’anniversario
della sua uccisione nessun esponente della Genova ufficialmente
antifascista si è preoccupato di ricordarlo né con conferenze né
con articoli sui giornali e neppure con un semplice
comunicato-stampa. Il perché è molto semplice: Giacomo Buranello
non fu solo un eroico partigiano gappista, immolatosi come tanti
altri nella nostra città ribelle. Egli fu qualcosa di più. I suoi
scritti su come organizzare la lotta antifascista e su come devono
strutturarsi i comunisti, con la centralizzazione della direzione
politica e l’adesione stretta alla linea leninista portata avanti
in URSS da Giuseppe Stalin, fanno di Buranello un personaggio scomodo
per le attuali formazioni politiche sedicenti comuniste o
‘alternative’. La sua figura di militante intransigente, retto,
tutto d’un pezzo, ideologicamente rigoroso, è la negazione totale
dei mediocri politicanti borghesi e revisionisti di oggi, dunque non
va presa ad esempio e va confinata nel dimenticatoio della storia.
Noi invece, in quanto comunisti e marxisti-leninisti, sentiamo il
dovere di ricordarlo e di far conoscere i suoi scritti, di ricordare
le sue gesta eroiche e di elevarlo a simbolo di una città come
Genova, medaglia d’oro della Resistenza. Anche se i tempi e la
situazione sono oggi assai diversi da allora, egli rimane, in quanto
combattente antifascista e rivoluzionario comunista, un esempio
luminoso di coerenza morale e di rigore ideologico e politico, a cui
i settori più combattivi delle nuove generazioni possono guardare
per appropriarsi i suoi insegnamenti e ottenere sempre il meglio da
sé stessi e dagli altri nella lotta per la democrazia e il
socialismo.
Circolo
Culturale Proletario di Genova
Via
alla Stazione di Rivarolo 10 R, Genova-Rivarolo
sito
internet:www.ccpgenova.it;
email:info@ccpgenova.it
cell.3938538717
Nessun commento:
Posta un commento