Come movimento No Tav facciamo appello per una settimana di mobilitazione nazionale e di lotta, da venerdì 14 novembre a sabato 22 novembre, ognuno nel proprio territorio.
CONTRO le scelte governative che tengono solo conto degli interessi dei potentati, delle lobby, delle banche e delle mafie a danno della popolazione
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CONTRO lo spreco delle risorse pubbliche
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CONTRO la devastazione del territorio
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PER la casa, la salute, la tutela dell’ambiente
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PER un lavoro dignitoso, sicuro e adeguatamente remunerato
Nel mese di novembre e’ prevista la richiesta di condanna e in dicembre la sentenza del processo a carico di Chiara, Claudio, Mattia, Niccolo’ in carcere dal 9 dicembre scorso con l’accusa pretestuosa di terrorismo, per aver sabotato un compressore.
A gennaio verrà emessa la sentenza del Maxiprocesso ai 53 NOTAV per i fatti del 27 giugno e 3 luglio 2011, in cui sono stati richieste condanne per un totale di quasi 200 anni di reclusione e più di due milione di euro per danni a persone, cose e d’immagine.
La Procura di Torino con questi processi è in prima fila per creare un grave precedente in modo che tutte le lotte sociali vengano indagate come ipotesi criminali e diventi legale schiacciare le popolazioni.
– Chi dissente e si oppone verrà accusato di “ricattare” amministrazioni ed istituzioni
– Un danno alla proprietà privata sarà equiparato a ledere la salute e l’incolumità delle popolazioni.
– Resistere all’ingiustizia di fronte ai gravissimi costi della crisi comporterà il venire fermati, perseguitati,indagati ,condannati.
Per quanto ci riguarda, attaccare alcuni di noi vuol dire attaccare tutti!
Nessuno dovrà essere lasciato solo davanti alla repressione!
Proponiamo, quindi, azioni diffuse nel territorio a sostegno e in solidarietà a Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò e a tutti gli altri compagni di lotta già incarcerati o condannati o che ancora devono affrontare un giudizio, proseguendo la mobilitazione del 22 febbraio e del 10 maggio scorsi, in modo da estendere il coinvolgimento e la partecipazione del maggior numero di persone possibile.
Invitiamo a tenere assemblee popolari ed iniziative volte ad informare circa la portata dei processi ed i rischi repressivi che riguardano ormai tutte le lotte!
Sollecitiamo ad incrementare la mobilitazione sui territori
dal 7 dicembre, fino al termine dei processi per dare una risposta adeguata alla repressione ed arrivare alla costruzione di una grande MANIFESTAZIONE NAZIONALE per rivendicare la libertà di lottare e per decidere senza deleghe del nostro futuro!
Il giorno della sentenza del processo per Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò daremo una risposta immediata in Val Susa e in tutti i territori
29 ottobre 2014
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