- Nonostante il percorso indicato nel verbale di
incontro firmato al Ministero dello Sviluppo Economico, ad oggi non ci sono le
certezze indicate nel verbale sul percorso tracciato
- nessuna informazione è ancora pervenuta sull'accordo di programma
- preoccupanti notizie riportate dalla stampa sulla solidità proprietaria e finanziaria della società Grifa
- Gli impegni presi il 14 agosto a Termini Imerese dal Presidente del Consiglio ad oggi non si sono realizzati
"Al termine di una assemblea partecipata, tenuta ieri
dalle lavoratrici e i lavoratori degli stabilimenti Fiat e dell'indotto di
Termini Imerese, è partita la protesta per ottenere chiarezza sul futuro
industriale e occupazionale dell'area. Insieme alle maestranze i segretari
territoriali di Fiom, Fim e Uilm si sono fermati nello stabilimento per tutta
la notte scorsa e questa mattina è in corso un'assemblea davanti ai cancelli
dello stabilimento". Lo riferisce in una nota Michele De Palma,
coordinatore nazionale Fiom-Cgil del settore automotive.
"La ragione della mobilitazione - aggiunge De Palma - è
l'aumentare delle incertezze sul futuro occupazionale. Nonostante il percorso
indicato nel verbale di incontro firmato al Ministero dello Sviluppo Economico,
ad oggi non ci sono le certezze indicate nel verbale sul percorso
tracciato".
Mentre la direzione aziendale della Fiat ha aperto la
procedura di mobilità per tutti i lavoratori già il 14 ottobre, nessuna
informazione è ancora pervenuta sull'accordo di programma, "e ancora più
grave - prosegue il coordinatore della Fiom Cgil - nonostante le richieste di
chiarimento avanzate dalla Fiom alla società Grifa, al Governo e a Invitalia,
sulle preoccupanti notizie riportate dalla stampa sulla solidità proprietaria e
finanziaria della società Grifa. A distanza di settimane da una lettera inviata
non è giunta alcuna risposta ma solo comunicati stampa e la convocazione di un
incontro tecnico previsto per il 10 novembre presso il Mise".
"Gli impegni presi il 14 agosto a Termini Imerese dal
Presidente del Consiglio ad oggi non si sono realizzati - conclude De Palma -
mentre mancano sempre meno settimane al licenziamento di tutti i lavoratori.
Chiediamo la convocazione urgente del tavolo generale utile a raggiungere un
accordo per la ricollocazione di tutti i lavoratori Termini Imerese".
da Rassegna.it
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