Denunciare
sentenze vergognosamente scandalose
è
un dovere, prima ancora che un diritto
Tre
anni fa, 7 novembre 2011, Riccardo Antonini, ferroviere di Rfi, è
stato licenziato "per essersi posto in evidente conflitto di
interesse con la società". Il motivo vero è l’impegno a
fianco dei familiari nella straordinaria mobilitazione iniziata dopo
la strage ferroviaria del 29 giugno 2009. L’accusa di aver
partecipato all’incidente probatorio gratuitamente per familiari e
sindatato è un ridicolo pretesto. L’accusa di aver offeso
Moretti, Ad delle ferrovie, alla Festa del Pd a Genova il 9 settembre
2011, è un bieco pretesto. Così non è stato per i giudici
del lavoro, sigg. Luigi Nannipieri di Lucca , Giovanni Bronzini,
Gaetano Schiavone e Simonetta Liscio di Firenze.
Infatti
...
Il
4 giugno 2013, il giudice Nannipieri di Lucca conferma il
licenziamento.
Il
17 luglio 2014, la Corte d’Appello di Firenze, presidente
Bronzini, respinge, senza motivazione, il ricorso per
"inammissibilità", servendosi dell'art. 348 bis del Codice
di procedura civile.
Riccardo
poteva non essere licenziato:
- non occupandosi della strage di Viareggio o partecipando in modo defilato; - non accettando l'incarico di consulente da parte dell’avvocato di una famiglia delle vittime; - ritirandosi dall'incidente probatorio dopo la diffida delle ferrovie e subendo i 10 giorni di sospensione senza opporsi; - accettando di sottoscrivere la "transazione", piegandosi così all'obbligo di non assumere alcun ruolo in nessun procedimento penale, in qualsiasi fase o grado, nel quale siano coinvolti come indagati e/o imputati e/o come responsabili la società Rfi e altre società del gruppo; - ammettendo di aver pronunciato frasi offensive nei confronti di Moretti, riconoscendo la gravità del proprio comportamento e promettendo di non farlo più.
Siamo
di fronte a 32 Vittime e si subiscono i voleri di Moretti?! Il
rinviato a giudizio Moretti ha sempre aspirato a diventare la
33^ vittima di questa strage con il beneplacito di Napolitano che lo
nomina cavaliere del lavoro, di Berlusconi e Letta che lo rinominano
Ad delle ferrovie, di Renzi che lo promuove Ad di Finmeccanica, del
sindacato che lo invita a congressi e convegni, di giudici che gli
danno ragione ... Ma tutti questi signori non si vergognano a
calpestare la coscienza e la dignità di chi si batte, come Riccardo,
per verità, giustizia e sicurezza per le 32 Vittime della strage
ferroviaria e i 51 lavoratori morti sui binari nella gestione Moretti
(2006-2014)?
Conflitto
d’interessi? Obbligo di fedeltà? Obbligo di riservatezza? Con
queste stupidaggini, pensate di nascondere il crimine
del 29 giugno 2009?!
Sui fatti
di Genova del 9 settembre 2011
Il Gip ha accolto la richiesta di archiviazione del Pubblico
ministero (Pm), disponendo l'archiviazione del procedimento a carico
di Riccardo. Il Pubblico ministero aveva formulato la richiesta di
archiviazione il 13 giugno 2013.
Il 4 luglio 2013, l’avvocato di Moretti, sig. Emilio Ricci,
depositava al Tribunale di Genova l’atto di opposizione alla
richiesta di archiviazione.
Il 2 maggio 2014, il Gip, con ordinanza di archiviazione, ha
scritto: “ ... non si verificarono significativi episodi di
violenza ... nell'occasione non vi fu alcuna ingiuria o minaccia da
parte di Antonini verso Moretti”. “Pertanto appare
infondata la denuncia querela sia sotto il profilo dell'inesistenza
degli elementi costitutivi del reato di violenza privata ... sia
sotto il profilo del reato di diffamazione, atteso che nessuno ha
ascoltate le ingiurie pronunciate all'indirizzo di Moretti da parte
dell'indagato ...”. “ … per questi motivi debba
accogliersi la richiesta di archiviazione del Pm e ne dispone
l’archiviazione del procedimento”.
E’
Moretti che ha offeso Riccardo definendolo un pazzo
nell’audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta l’8
luglio 2009; è Moretti che ha minacciato Riccardo affermando
che lo avrebbe licenziato il 14 settembre 2009 in un incontro
istituzionale a Firenze nella sede della Regione; é Moretti che ha
ricattato Riccardo (come altri ferrovieri), intimandogli di
cessare immediatamente il sostegno ai familiari nella R/R del 1°
luglio 2011. Le offese, le minacce, i ricatti sono esclusivamente del
cav. Moretti che ha avuto anche la sfrontatezza, nell’audizione al
Senato, di definire il disastro ferroviario del 29 giugno uno
spiacevole espisodio.
La
sentenza del sig. Nannipieri, ratificata dai sigg. Bronzini
(presidente), Schiavole, Liscio in Appello,
conferma questo licenziamento politico (quindi
di-scri-mi-na-to-rio!). Sentenze di CLASSE allo scopo di
scoraggiare la partecipazione, l’autonomia, la mobilitazione dei
lavoratori e, in questa esperienza, dei familiari delle Vittime.
Cinque anni di iniziative permanenti hanno mostrato che anche questi
bassi mezzucci sono serviti a ben poco. Per lorsignori ogni
esempio positivo, come il contributo di Riccardo per questa
mobilitazione, deve ricevere la punizione che merita. E’ questo il
loro Stato di diritto sempre funzionante, a
garanzia e difesa di chi penalizza sicurezza e salute nei luoghi di
lavoro?
Sentenze
di classe che sanciscono il diritto/dovere di perseguire,
sanzionare e licenziare chi si batte per difendere sicurezza e salute
nei luoghi di lavoro e per modificare la drammatica situazione
imposta dalla legge del profitto e perseguita da politiche aziendali
scellerate.
Sentenze-vergogna,
genuflesse ai poteri forti, che istigano e incitano padroni e manager
a trascurare ancora di più sicurezza, salute e difesa dell’ambiente,
tanto rimangono impuniti a vita.
Sabato
29 novembre, ore 09.30-17.00 c/o il Dlf di Firenze Smn
Convegno
sulla repressione nei luoghi di lavoro
5
novembre 2014 - Assemblea 29 giugno
- Associazione Il mondo che vorrei
Dalla
parte di chi lotta per la sicurezza in ferrovia
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