NO F-35, provocazione in piazza: un monumento al disertore contro le guerre
L’idea di un gruppo di sostenitori del
Movimento: «Quest’anno cade il centenario della prima guerra mondiale, un secolo
dopo ci sono ancora conflitti ovunque»
Il «monumento al disertore» installato in piazza
delle Erbe a Novara
04/11/2014
novara
L’hanno pensato e poi costruito pezzo dopo pezzo con cartone e cartapesta in
un’abitazione di Novara: domenica pomeriggio in piazza delle Erbe a Novara è
stato svelato e inaugurato il «monumento al disertore». «La realizzazione del
monumento intitolato “evviva il disertore!” - dice il coordinatore del movimento
NO F-35 del novarese Domenico Argirò - è stata corale con la collaborazione di
una decina di sostenitori. Contro tutte le guerre siamo convinti che la
disobbedienza e la diserzione siano le migliori risposte». Un’iniziativa simile è stata portata a termine anche a Torino: «Quest’anno cade il centenario della prima guerra mondiale - dice Argirò -. Un secolo dopo ci ritroviamo in condizioni simili: guerre in Medio Oriente, in Ucraina, in Africa ed in diversi altri luoghi. Ovunque gli interessi economici delle banche e delle grandi industrie producono destabilizzazione a proprio favore: le industrie delle armi per vendere i loro prodotti, le banche per accrescere i profitti derivanti dalle transazioni. Ma anche i governi per acquisire egemonia territoriale, politica ed economica. Di fronte a questa situazione, i lavoratori, i precari, i disoccupati e i pensionati non hanno ovviamente nulla da guadagnare: oltre a pagare i costi della crisi, pagheranno anche con il loro sangue un’eventuale ulteriore estensione dei conflitti in atto».
Il monumento veicola una molteplicità di messaggi: «La figura umana sulla guglia è un generale che tra armi e cannoni manovra come fossero burattini i sottoposti. Più in basso un bambino che rivolge all’ufficiale un gestaccio eloquente. Spazio anche alla poesia con l’incisione dei versi della canzone “Il disertore” di Boris Vian nella versione interpretata da Ivano Fossati». A forza di braccia il monumento domenica è stato portato in corteo nelle vie del centro: «Nelle prossime settimane l’opera d’arte che rende anche omaggio alle migliaia di disertori processati e fucilati negli anni della Prima guerra mondiale - conclude Argirò - inizierà un viaggio nelle principali piazze del Novarese. Sarà presente al convegno del 29 novembre a Venegono Superiore organizzato dal comitato «No M346».
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