Nuova e forte protesta dei precari Coop Sociali, assistenti ai disabili nelle scuole superiori di Palermo e provincia, a Palazzo Comitini, e insieme ai precari anche genitori con i loro figli disabili.
Precari, genitori e ragazzi continueranno a
protestare fino a quando la situazione non si sbloccherà e non saranno le
minacce della Digos di denunciarli a fermarli perchè la protesta dei precari è
più che legittima contro chi mette in campo invece la piena illegalità, la
Regione con la "nuova" giunta di Crocetta e la Provincia
commissariata,
Da oggi il servizio di assistenza infatti è
stato di nuovo vergognosamente sospeso con una nuova grave violazione del
diritto allo studio degli studenti disabili e un nuovo attacco alla condizione
lavorativa di centinaia di operatori.
La Regione Siciliana e la Provincia non hanno
rispettato gli accordi presi nel tavolo di fine ottobre, non trasferendo, la
prima, le risorse necessarie per la nuova proroga da novembre e volendo ridurre,
la seconda, le ore con la grave conseguenza di peggiorare un servizio che già
ha subito una riduzione di ore due anni fa per i contratti "solidali" per
salvare diversi precari dal licenziamento, e che un'ulteriore riduzione oraria
porterebbe al rischio concreto di non potere assistere in toto gli studenti
disabili per come invece per legge gli spetta.
Consapevoli
che l'attacco a diritti che sono inalienabili
parte in primis dal governo nazionale, che si appresta a tagliare dal Fondo
sociale nazionale ben altri 100 milioni di euro attaccando pesantemente i
diritti dei disabili, e che con la nuova legge per il lavoro vuole costringere
tantissimi lavoratori a restare inchiodati ad una condizione di precarietà a
vita se non di disoccupazione a vita, vedi il cuore dell'attacco con la
questione dell'art.18
che il governo locale di Crocetta che
trascorre il suo tempo a garantirsi le potrone del potere con "nuove" giunte che
rientrano nei giochi della borghesia di "cambiare le facce" per non cambiare
nulla e anzi per peggiorare la condizione di vita di lavoratori, famiglie,
popolazione cui non si dà nessuna risposta concreta ai bisogni
reali
che dal governo nazionale a quelli locali la risposta immediata che arriva
è invece quella di reprimere i lavoratori, operai, precari, disoccupati,
giovani, donne....
diciamo che noi non ci fermiamo e andiamo avanti nella lotta e ci stiamo
organizzando anche per lo sciopero nazionale del 14 novembre, perchè la lotta è
e deve essere ben più ampia rispetto agli attacchi che ci vogliono far
subire!
Precari e Precarie Slai Cobas per il sindacato di classe
Palermo
340/8429376
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