I corpi bruciati dei 43 studenti
universitari in lotta contro il governo nella Regione del Guerrero sono stati ritrovati.
Erano stati fatti sparire, poi trucidati
per l'azione combinata di polizia-esercito e narcos che dominano il paese e le sue
istituzioni per conto dei ricchi padroni,latifondisti,legati
all'imperialismo USA un crimine barbaro e assoluto, che
non ha trovato sufficiente spazio nell'informazione ufficiale e nelle TV del nostro
paese, nè ha trovato ascolto il nostro appello a farne un tema importante della mobilitazione nazionale degli studenti e del movimento.
Gli studenti bruciati sono stati lasciati soli.
In Messico studenti, familiari e ampie
fette della popolazione ha manifestato per avere verità e
giustizia ha assaltato i palazzi governativi, le sedi del partito al potere, ha fatto sentire in tutte le forme il proprio dolore e indignazione, ma anche di questo nessuno informa e parla realmente, nè questo ha toccato il cuore e le menti nel nostro paese del movimento studentesco e popolare, che pure è in generale progressista e antimperialista.
Ora che il crimine è certo - c'è ancora tempo per fare la nostra parte.
Gli studenti sono ancora senza sepoltura e non hanno ancora la pace dei morti.
Non possiamo certa averla noi
Noi dobbiamo considerarli vivi e che lottano insieme a noi
Abbiamo legami e informazioni dirette
con quel paese e con parte del movimento studentesco e popolare in lotta.
E' necessario che il movimento
studentesco e ogni forza che si ritenga progressista e
antimperialista non lasci nel silenzio questa vicenda,
Costruiamo tutte le iniziative possibili anche nelle
scuole, università, nelle nostre città.
info
proletari comunisti - PCm Italia
pcro.red@gmail.com
8 novembre 2014
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