contestazioni no tav alla parata 2 giugno
A Roma come a Torino e in molte altre
città italiane la parata del 2 giugno è stata contestata. In particolare
a Roma attivisti no tav sono stati fermati per aver esposto dei
cartelli al passaggi di Napolitano. Cartelli strappati e attivisti
allontanati dalla vetrina del presidente che a quanto pare non ama
sentirsi dire di no. Militari e famigliari hanno così continuato
imperterriti nella loro sfilata, con un paese, l’Italia, in ginocchio,
scossa e distrutta dal terremoto e piegata dalla crisi economica. Questa
la linea di chi al comdo dei palazzi governa pensando di interpretare
la volontà popolare tranquillo e beato, consapevole come Monti che tanto
i sacrifici o la cinghia non la tira di certo lui. Comprensibile per
chi difetta già di suo di umiltà che non capisca mai un bel niente, non
provando, non vivendo la vita di ognuno di noi, per le strade, tra chi
perde la casa e il lavoro, tra chi i sacrifici li fa e li subisce. Ora
gli attivisti no tav sono stati liberati dopo una non piacevole
mattinata in compagnia dei fedeli servitori della “Repubblica” pronti
come sempre a spegnere il cervello e ad esguire solo ordini.
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