sabato 9 giugno 2012

pc 9 giugno - LA LOTTA TRA I VECCHI E I NUOVI IMPERIALISTI IN SIRIA


In questo periodo di crisi globale, le contraddizioni tra i paesi imperialisti occidentali e le potenze imperialiste emergenti come la Russia e la Cina si inaspriscono. Si tratta, per ciascuna delle parti, di consolidare posizioni strategiche, di conquistarne di nuove, di mantenere o strappare con tutti i mezzi nuovi contratti commerciali di cui i più succosi sono lo sfruttamento delle risorse naturali e dei terreni agricoli a scapito dei produttori, e la vendita di armi.

Nei paesi dominati dall'imperialismo, alcuni "cani da guardia" di oggi si sono imposti come leader legittimi dirigendo la lotta di liberazione nazionale nel loro paese. Hanno poi preso accordi con gli imperialisti e si sono eretti a dittatori contro il proprio popolo, eliminando ogni opposizione, in particolare l'opposizione comunista o progressista. Altri hanno rovesciato i loro rivali sostenuti da uno o diversi imperialisti, aiutati sottobanco dagli imperialisti rivali. È stato così in quasi tutte le antiche colonie o territori sotto mandato, come la Siria.

In questo paese, di fronte alla crescita della protesta popolare contro la povertà e la dittatura, gli imperialisti occidentali operano nascondendosi sotto la bandiera della democrazia borghese per mantenere la loro politica imperialista e far deviare il malcontento e le rivolte popolari.
Gli imperialisti si appoggiano notoriamente alle classi dirigenti che hanno preso la testa del movimento di massa contro l'ex dittatore - che si difenderà fino alla fine massacrando il popolo.
Le manovre degli imperialisti si basano sull'appoggio ad una cricca contro un'altra per garantire la continuità dei loro interessi, e fanno ciò contenendo e spegnendo le rivolte in modo che queste non si trasformino in rivoluzione.

Gli imperialisti vogliono vincere, mantenere ed estendere il controllo strategico ed economico dei paesi in rivolta e desiderano riprendere il controllo con l'introduzione di una nuova squadra che sia loro favorevole (i nuovi "cani da guardia"). Per questo motivo essi sostengono l'intervento umanitario, aiutati da nuovi filosofi reazionari del tipo BHL (Bernard-Henri Lévy) in nome del "diritto di ingerenza umanitaria", come hanno fatto nel corso dello smantellamento programmato della ex Jugoslavia e più recentemente in Libia, pronti a promuovere cricche reazionarie che combatteranno in seguito.

Dobbiamo denunciare tiranni e assassini, ma non possiamo appoggiarci ad un imperialismo contro un altro, sostenere le manovre degli uni e degli altri, tanto meno possiamo sostenere le guerre portate avanti dagli imperialisti contro i popoli, né dobbiamo sostenere la nostra borghesia
imperialista contro un altro paese imperialista (o viceversa). Dobbiamo sfruttare l'indebolimento delle nostre rispettive borghesie per sviluppare le forze rivoluzionarie con l'obiettivo della rivoluzione proletaria, come è avvenuto in Russia nel 1917.

Le masse popolari hanno ragione a ribellarsi contro la povertà e gli oppressori, ma senza partito rivoluzionario, non è possibile cacciare l'imperialismo e le classi dirigenti che condividono la torta con loro sulle spalle del popolo lavoratore.
Per trasformare la rivolta e attraversare tutte le fasi del processo rivoluzionario fino alla vittoria, è necessario un Partito Rivoluzionario maoista, la cui strategia è quella della presa del potere per porre fine allo sfruttamento imperialista e capitalista. Il Partito non è sufficiente, è necessario anche un fronte unito comprendente tutti gli strati popolari, qualunque sia la loro religione o filosofia, i loro costumi e la loro storia, contro la forze della reazione e dell'imperialismo, e anche di un esercito popolare di liberazione. Questi sono i tre strumenti essenziali per ogni rivoluzione.

Qualunque cosa accada in Siria, i rivoluzionari, i progressisti, i democratici devono sostenere la rivolta del popolo e aiutarla ad organizzarsi in maniera indipendente dall'una o dall'altra cricca pro-imperialista con l'obiettivo della rivoluzione di nuova democrazia anti-imperialista e anti-sionista in direzione del socialismo e del comunismo.

È pertanto necessario opporsi al regime sostenuto dalle potenze imperialiste emergenti così come a qualsiasi intervento della NATO che ha per obiettivo solo quello della forte presa degli imperialisti occidentali in Medio Oriente.

Viva la lotta del popolo siriano per la propria emancipazione!
Abbasso le cricche reazionarie alleate ai vecchi o ai nuovi imperialisti!
Abbasso l'intervento degli imperialisti in Siria!
Viva la guerra popolare dei popoli di tutto il mondo contro l'imperialismo e tutte le forze della reazione!


PCmaoiste - Francia
PCmaoista - Italia

8 GIUGNO 2012

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