questa manifestazione è stata la prima manifestazione politica di una certa importanza che lotta mettendo insieme marchionne e monti.
proletari comunisti invita a costruire anche nelle altre città questo tipo di manifestazioni
15 dicembre
Napoli: Circa 2000 persone hanno sfidato la pioggia nella seconda giornata del "No-Marchionne No-Monti Day" per contestare la grave distruzione del contratto collettivo nazionale dei lavoratori simboleggiata dal "modello Pomigliano" e l'ennesima finanziaria di pesanti sacrifici ai soliti noti: precari, studenti, disoccupati, pensionati, ceti popolari, migranti...!!
"Marchionne-Monti i sacrifici fateli voi! "questo ha urlato il corteo che è partito da piazza del Gesù dopo aver scelto un percorso abbastanza inusuale, attraverso le strade popolari dei quartieri come Montesanto e la Pignasecca prima di terminare in piazza Plebiscito e organizzando diversi blitz per toccare i punti chiave delle politiche di "austerity" che vengono contestate:
lungo il percorso è stato infatti occupato l'ufficio ticket dell'Ospedale Pellegrini bloccando i pagamenti per denunciare il criminale taglio delle strutture pubbliche ospedaliere e l'enorme incremento dei costi personali per accedere al diritto di cura; è stata occupata la Cumana per consentire ai passeggeri di viaggiare senza biglietto per protestare contro il previsto piano di privatizzazione del trasporto pubblico campano, con altri aumenti dei biglietti e tagli alle corse; sono stati occupati gli uffici della direzione regionale dell'INPS in via Medina perchè luogo simbolo dei tagli effettuati dal governo, con milioni di persone che dovranno lavorare ancora di più per ricevere pensioni piu basse, mentre precari e parasubordinati la pensione non la vedranno mai; sanzionata infine con lancio di uova la sede della SIAE contro il copyright...
Le iniziative hanno avuto un riscontro sociale importante, soprattutto all'Ospedale Pellegrini, dove per altro i lavoratori delle ditte di subappalto sono in agitazione perchè rischiano di essere tutti tagliati.
Nella manifestazione i collettivi studenteschi di scuola e università, i movimenti Bros, gli operatori sociali, gli insegnanti precari, i sindacati di Base, i centri sociali, i lavoratori delle aziende partecipate (Arpac, Astir..) e della Fiat di Pomigliano.
Martedi prossimo al Politecnico un assemblea per rendere permanenti queste forme di coordinamento di vari movimenti sociali contro la crisi. E' ormai indispensabile porsi come soggetto coordinato contro istituzioni sempre più sorde a partire dalla regione campania, che dopo anni di malaffare e clientele, oggi taglia tutti i diritti senza nessuna mediazione, o come la stessa Prefettura che ancora una volta ha annunciato di essere disposta a incontrare solo i "sindacati confederali"...!?? (Sulla base di quale criterio democratico..!?). Per non parlare dei livelli di repressione che vanno dai precari alle scuole sgomberate, come ricordavano vari striscioni.
Il corteo è stato aperto da un bandierone senegalese e uno striscione che ricordava Samb Modou e Diop Mor, vittime dell'odio razzista insieme a tre altri cittadini immigrati gravemente feriti a Firenze il 13 dicembre. E un altro striscione che rivendica l'importanza di fermare le organizzazioni che propugnano l'odio razzista e xenofobo, come CasaPound nella quale militava il "camerata Gianluca Casseri" prima della strage allucinante di due giorni fà. In tal senso la manifestazione si è data appuntamento alle iniziative che la comunità senegalese di Napoli deciderà di adottare per ricordare le persone uccise e pretendere diritti, eguaglianza e giustizia.
Movimenti napoletani
Nessun commento:
Posta un commento