martedì 20 dicembre 2011
pc 20 dicembre - ora e sempre gasparazzo 1972 -2011 -
Nella notte tra il 19 e il 20 dicembre 1972 fa c'era la nebbia sull'Autostrada del Sole. Una nebbia fitta e fastidiosa che cancellava la vista e attutiva i rumori. In quella notte fredda e ovattata, su quella autostrada maledetta moriva Roberto Zamarin, l'inventore di Gasparazzo, l'operaio meridionale emigrato al nord che lavorava e lottava alla Fiat. Moriva di schianto mentre correva troppo veloce per portare a Milano le copie fresche di stampa di "Lotta Continua", il giornale su cui, a partire dal 10 giugno dello stesso anno, aveva cominciato a disegnare le strisce del suo Gasparazzo. Con gli occhi di oggi in molti, anche in quella sinistra più attenta al look che alla sostanza, riterrebbero Zamarin un tipo un po' bislacco, qualcuno vedrebbe in lui un romantico sognatore, i più un povero illuso travolto da una passione plebea per la politica. In questa epoca in cui tutto viene misurato con il metro del profitto e del tornaconto personale Roberto verrebbe evitato come un monatto, prima ancora che per il soggetto delle sue tavole (un banale operaio meridionale, un immigrato) per le sue scelte personali.
Una scelta di vita
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