VERONA : AGGRESSIONE RAZZISTA 16-12-2011
da www.larena.it
Tredicenne preso a sprangate
Adesso è caccia al «branco»
AGGRESSIONE. L'episodio di razzismo è accaduto nella frequentata via IV Novembre. Il dolore dei familiari
In quattro contro un srilankese: avrebbero cercato di buttarlo sotto un'auto e versato birra addosso. «Non capiamo perché»
«Che c...zo hai da guardare, negro di m...da?». La prima volta, la stessa frase, quei ventenni l'avevano detta giovedì pomeriggio in autobus. Ma poi l'avevano piantata lì. Era rivolta a un tredicenne di origine srilankese che vive con la sua famiglia a Veronetta e che era con alcuni compagni di scuola sull'autobus.
Il giorno dopo, venerdì pomeriggio la storia si ripete: i giovani si incontrano di nuovo, ma i quattro non si fermano a pronunciare la frase quando il ragazzo con altri suoi compagni viene trovato in via IV Novembre. Lo spintonano, prendono una spranga di ferro da un motorino e lo picchiano.
Uno di loro ha una bottiglia di birra in mano e la versa sulla faccia del ragazzino che viene buttato a terra e poi i quattro delinquenti cercano di farlo rotolare sotto un'auto in transito, ma per fortuna non ci riescono.
Alcuni adulti urlano loro di lasciarlo in pace e chiamano i soccorsi. Gli amici del ragazzino, coetanei e compagni di scuola chiamano i carabinieri che poco dopo arrivano sul posto, ma dei quattro non c'è più traccia. A terra c'è il ragazzino dolorante. Chiamano la mamma del poveretto che a sua volta allerta una cara amica veronese che va a prenderla e la porta in pronto soccorso dove il giovane è arrivato in ambulanza. Il tredicenne ha un occhio pesto, che si gonfia e diventa tutto rosso. Ha male alla schiena per le sprangate prese. È umiliato e offeso e anche se costa ammetterlo, ha anche paura a uscire di casa di nuovo perchè teme di incontrare quei ventenni che l'hanno aggredito e non c'è dubbio, per motivi di odio razziale.
I carabinieri hanno recuperato i filmati delle telecamere che hanno ripreso parte della scena e adesso stanno cercando di risalire agli autori del pestaggio che se fossero identificati rischiano qualche anno di galera perchè alle lesioni si aggiunge l'aggravante dell'odio razziale e non è escluso per loro neanche qualche periodo di carcere.
Una dinamica e un movente che lasciano allibiti: un'aggressione di estrema gravità negli stessi giorni dell'agguato mortale di Firenze ai danni di altri stranieri e sulla quale verrà fatta sicuramente piena luce.
«Mio cugino sta un po' meglio», ha detto ieri pomeriggio una giovane parente, «l'occhio è ancora gonfio, ma ci vede. Si lamenta per il mal di schiena. Gli hanno dato molte botte e non riusciamo a capire per quale ragione. Lui non aveva fatto niente era con i suoi amici e tornava dalla lezione di matematica. Adesso i genitori se esce lo accompagnano, ma lui non ha più voglia di uscire. È molto triste quello che è successo, ci preoccupa questa violenza».A.V.
Bologna, un clochard massacrato nella notte
Un gruppo di giovani lo ha circondato nel centro storico.
Lo hanno circondato di notte, attorno alle 2 del 18 dicembre, in un vicolo del centro storico di Bologna, e uno di loro lo ha colpito due volte. Un pugno al volto, l'altro allo sterno. A soccorrere un anziano clochard è stato un passante, che ha gridato e messo in fuga gli aggressori: quattro, forse cinque giovani. Tra loro, anche una ragazza.
All'ospedale, dove e' stato poi medicato dalle escoriazioni e dimesso con dieci giorni di prognosi, l'uomo ha raccontato agli agenti della polizia di essere stato anche rapinato del borsello.
«È una cosa piccola, ma deve allarmare», ha commentato il direttore della Caritas diocesana Paolo Mengoli. Che non ha esitato ad accostare l'episodio agli ultimi casi di razzismo di altre città: «Grave, brutto e preoccupante», lo ha definito, aggiungendo che «porta la risonanza dei fatti di Firenze e di Torino».
LE VIDEOCAMERE CRUCIALI PER LE INDAGINI. Potrebbero essere le telecamere, piazzate in diversi punti nella zona, a dare maggiori dettagli su quanto accaduto. Per il momento c'è il racconto del testimone e del clochard, un pistoiese di 74 anni che stava camminando in via De' Toschi, una stradina buia e stretta che costituisce uno degli accessi al quadrilatero, il sistema di viuzze del vecchio mercato medievale a pochi passi da piazza Maggiore.
Si tratta di un'area pedonale, ricca di negozi, di giorno molto frequentata ma probabilmente, quasi deserta a quell'ora. Le impalcature e la recinzione di un cantiere, in quel punto, ne restringono ancora di più la circolazione e le vie di fuga.
FRA GLI AGGRESSORI ANCHE UNA RAGAZZA. L'anziano non ha saputo descrivere nel dettaglio i componenti della piccola banda: ragazzi con i capelli corti, lunghi però per la giovane. Uno solo lo ha colpito. Poi gli hanno strappato la borsa, con dentro duecento euro, la carta d'identità e un orologio e sono fuggiti messi in allarme dalle grida del passante.
In un primo momento, arrivata la Polizia, l'aggredito ha rifiutato le cure del 118. Poi si è fatto convincere a salire su un'ambulanza e ad andare all'ospedale Sant'Orsola. Lì ha parlato di nuovo con gli agenti, rimandando però l'intenzione di sporgere denuncia ai prossimi giorni.
«DISORGANIZZATI I SERVIZI DI ASSISTENZA». «Nella nostra città», ha attaccato ancora Mengoli, «in vari punti del centro, sono molte le persone che tutte le notti dormono in strada». Dito puntato contro i servizi di accoglienza che fornisce l'amministrazione comunale. Che ha varato un piano straordinario per l'inverno, curato dall'assessore alle Politiche sociali Amelia Frascaroli, che proprio della Caritas in passato era stata dirigente. Secondo Mengoli, però, i servizi peccano di disorganizzazione.
Domenica, 18 Dicembre 2011
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