Benchè continui il clima omertoso sull'assassinio di Melania, ormai i dubbi iniziali su un delitto che vede l'Esercito in prima fila si vanno confermando.
Ora si "scopre" quello che tanta gente del posto sa da tempo: l'esistenza in alcuni alberghi, bed&breakfast della zona, di festini in cui i militari dell'esercito portano giovani reclute; si scopre di una "normalità" in questo ambiente militare di abusi sessuali.
Ora viene fuori che il marito di Stefania era andato più volte in questi alberghi, accompagnato da varie ragazze che facevano l'addestramento militare.
Ora sia pur timidamente alcune soldatesse cominciano a parlare.
E' possibile quindi che Melania abbia scoperto non solo i tradimenti del marito, ma questo andazzo generale, e che poteva parlare e denunciarlo. E che quindi la sua vita diventava un pericolo per "l'onorabilità dell'esercito", e allora andava messa a tacere.
Questo piega forse anche la maniera da "guanti gialli" con cui si sta indagando, il fatto che finora l'esercito in quanto tale non sia stato investito.
In questo sistema la morte di una donna val bene la difesa del corpo militare pregno per suo sistema della concezione sessista, fascista, machista.
Questo è già accaduto con altre uccisioni di donne, con altre violenze contro donne, immigrate da parte di uomini facenti parte di forze militari, dell'ordine
LA MORTE DI MELANIA, PER LEI, PER TANTE ALTRE DONNE, PRETENDE INVECE VERITA' E
GIUSTIZIA!
MFPR
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