A Taranto, sono diversi mesi che i Disoccupati Organizzati dello slai cobas per il
sindacato di classe lottano per un piano di raccolta differenziata porta a porta per tutta la città che dia occupazione a 200 disoccupati.
Questa lotta fatta di blocchi, occupazioni, scontri con la polizia si è imposta verso tutte le controparti: sono usciti fondi, corsi di formazione e nuovi posti di lavoro.
Siamo ancora lontani dalle nostre richieste, ma la strada si è aperta.
Abbiamo ottenuto attraverso i corsi di formazione un riconoscimento di fatto della lista di lotta e ora un tavolo con tutti Regione, Provincia, Comune si appresta a varare un piano che deve andare nella direzione delle nostre richieste.
Ora in particolare il Comune del Sindaco populista a parole, ma incapace nei fatti, Stefàno, i dirigenti della municipalizzata AMIU, i sindacati corporativi di questa capeggiati dalla CGIL vogliono ostacolare questa strada.
Vogliono i soldi per la raccolta differenziata ma non i disoccupati organizzati da occupare.
I Disoccupati Organizzati che in questi ultimi due mesi hanno raddoppiato gli iscritti, e ora affluiscono anche diversi giovani, sono pronti a scendere in una nuova fase di lotta dura e ce ne sarà per tutti.. sindaco, dirigenti amiu e sindacalisti confederali..
Nel frattempo a Napoli è su questa strada che si incanala la nuova fase della lotta dei disoccupati organizzati, precari Bros ecc tenendo conto delle promesse elettorali
del nuovo Sindaco De Magistris.
Questa situazione rilancia in condizioni migliori la battaglia comune almeno in tutto il sud per legare lavoro a raccolta differenziata porta a porta e a bonifiche ambientali.
E' stata questa battaglia parte importante della linea classista, combattiva, unitaria che Taranto ha proposto e che in una certa fase, con una grossa assemblea nazionale il 21 maggio 2010 a Napoli, fortemente partecipata anche da Palermo ed altre realtà della campania, è stata assunta unitariamente con Banchi Nuovi, con la formazione del coordinamento precari-disoccupati per il lavoro e il salario garantito.
Purtroppo questa linea è stata ad un certo punto rallentata dalla posizione dei dirigenti di banchi nuovi, che pur proseguendo a livello napoletano la lotta e fronteggiando una forte repressione, a livello nazionale si sono messi a cercare interlocutori improponibili e disparati con iniziative inutili, finite nel parlarsi addosso e nel nulla politico-organizzativo.
Ma la vertenza per il lavoro e salario garantito non può certo fermarsi e si imporrà sempre di più.
Nel mese di giugno da Taranto e Palermo sarà rilanciata anche a Napoli la battaglia nazionale, perchè evidentemente senza il movimento che lotta per il lavoro e salario garantito a napoli, non vi può essere un movimento nazionale; ma è altrettanto evidente che senza un movimento nazionale, fondato sulla lotta e le posizioni classiste, i precari e disoccupati non diventano la seconda gamba obbligata del movimento proletario nella crisi contro padroni, governo, stato dei padroni.
disoccupati organizzati
slai cobas per il sindacato di classe
6 giugno 2011
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