lunedì 6 giugno 2011

pc 6 giugno - dichiarazione comune contro il vertice del World Economic Forum a Vienna, Austria, giugno 2011!

Attaccare il vertice del World Economic Forum a Vienna, Austria, giugno 2011!

Schiacciare l'imperialismo e tutte le sue istituzioni!

Dall'8 al 9 giugno il vertice del World Economic Forum (WEF) si terrà a Vienna, Austria. Qui più di 1000 rappresentanti di vari governi e aziende si incontreranno per coordinarsi su "aspetti economici, politici e accademici" e disegnare progetti comuni su questo. Già dalla lettura dell'autodefinizione di "appartenenza" al WEF si vede chiaramente chi incontra chi a questo vertice e quali sono le forze che vi convengono: "Una tipica società aderente è un'azienda globale, con un giro di affari di oltre 5 miliardi di dollari." Il vertice WEF è più di una semplice conferenza per la discussione, si tratta di un importante consiglio di coordinamento delle più grandi imprese monopolistiche (banche e fondi comuni) nel mondo che condividono i loro piani per ottimizzare sempre più i loro profitti. I governi dei paesi imperialisti così come i governi fantoccio installati dagli stessi nei paesi dipendenti partecipano alla riunione per garantirsi la traduzione dei loro piani in azione. Il contenuto dei loro piani coordinati sono i loro attacchi contro le masse dei popoli e la classe operaia. Si tratta degli interessi di chi produce programmi di austerità, tagli salariali, più ore di lavoro, abolendo i diritti politici e molto di più contro i lavoratori per creare condizioni migliori per i capitalisti. Si tratta dell'interesse di coloro che hanno de-industrializzato i Balcani e vi hanno distrutto i diritti sociali, che hanno trasformato la Grecia in una semplice colonia dell’imperialismo UE-USA. Si tratta dell'interesse di coloro che hanno distrutto l'ambiente facendo esaurire rovinosamente il suolo o con le centrali nucleari "gestite con profitto" (come in Giappone). Si tratta degli interessi di coloro che reprimono i popoli in tutto il mondo e istigano guerre imperialiste, per consentire loro di creare le condizioni utili al loro interesse di lucro.

Non è solo il WEF, ma una lunga serie di diverse organizzazioni internazionali e di cooperazione (es. Fondo Monetario Internazionale - FMI, Banca Mondiale, Accordo generale sul commercio e i servizi - AGCS, ecc) che sono molto importanti per l'interesse del capitale dei paesi imperialisti e sindacati e le Unioni (USA, UE, Russia, ...). Anche se il WEF non è il più importante incontro internazionale, non deve tuttavia essere sottovalutato. Dato che le sfere di sfruttamento e di influenza sono già state distribuite su scala globale i ladri imperialisti inevitabilmente entrano in conflitto tra di loro durante la loro caccia ai profitti. Queste contraddizioni che emergono dalla lotta per il massimo profitto portano a conflitti che arrivano fino alle guerre tra gli Stati contendenti per il dominio del mondo. Nel tentativo di rallentare l'ulteriore aggravamento di questi conflitti tra gli stati imperialisti, almeno per qualche tempo e per avere più spazio per le loro proprie manovre i rappresentanti del capitale sono portati ad un certo coordinamento internazionale. È transitorio perché i conflitti tra di loro si aggravano prima o poi ad un punto che per loro il coordinamento internazionale diventa più un ostacolo che un mezzo di vantaggio tattico. Dato che il WEF e altre istituzioni internazionali del capitale sono basate su tali fondamenti non può essere combattuto senza lottare allo stesso tempo contro l'imperialismo. Per i comunisti nei paesi imperialisti il ​​nemico principale è sempre nel loro “proprio” paese e loro "propria" borghesia imperialista, ed è il loro "proprio" stato che deve essere combattuto in primo luogo. Per coloro che vivono nei paesi dipendenti, la lotta contro l’oppressione da parte delle potenze imperialiste e le rispettive marionette dei governi installati da loro, è il compito più importante. In un modo o nell’altro il punto è che le forze rivoluzionarie possono vincere soltanto se il movimento della classe operaia dei paesi imperialisti si lega strettamente e si unisce con il movimento dei lavoratori e dei popoli dei paesi dipendenti. Questa unità si esprime politicamente nell’internazionalismo proletario, la salda unità rivoluzionaria della classe operaia e dei popoli che viene costruita contro l'ordine mondiale imperialista con gli elementi certi che attualmente stanno lavorando insieme a livello tattico o meno.

Attualmente i governi imperialisti riescono a calmare la classe operaia dei paesi imperialisti in larga misura per mezzo di extra-profitti spremuti dalle neocolonie, ma soprattutto le rivolte nelle periferie (Francia 2006), il movimento rivoluzionario nel Paese Basco, i movimenti militanti operai in Francia, Italia e altrove mostrano i rudimenti di una militante, radicale resistenza contro il capitalismo. I lavoratori e il movimento dei popoli dei paesi dipendenti però vanno oltre. Il proletariato greco che ancora resiste al deterioramento dettato dall'imperialismo, i lavoratori dell'Europa dell'Est, che resistono alla distruzione dei loro diritti sociali e politici, le guerre popolari rivoluzionarie dei popoli in India, Perù, Filippine, Turchia ..., le ribellioni popolari democratiche dei paesi arabi, ... – tutto ciò testimonia chiaro che i piani degli imperialisti, come quelli coordinati al vertice WEF e altrove trovano risposta da parte dei popoli, si scontrano con la resistenza rivoluzionaria.

Il tema del vertice WEF di Vienna è "l'Europa orientale e l’Asia centrale". Non è un caso che questo vertice si svolge a Vienna, se si tiene conto del ruolo dell'imperialismo austriaco soprattutto in Europa orientale e nei Balcani dove è pesante la sua influenza economica e politica. Fin dagli anni dopo la caduta del socialimperialismo russo nel 1991 il WEF si è regolarmente riunito a Vienna per coordinare lo sfruttamento imperialista dei Balcani. Questo punto focale del summit WEF è inoltre importante per il progetto imperialista dell'Unione europea di oggi, poiché stanno accordando il loro intervento politico, militare ed economico di questa regione con le più grandi società monopolistiche a livello mondiale, vale a dire niente altro che discutere fra imperialisti sulla questione di guadagnare più profitti provenienti dall'Europa dell'Est o dai Balcani, come spremere ancora di più i popoli sotto il tallone dell'imperialismo. È una situazione simile a quella dell’Asia centrale, dove la battaglia per le zone di influenza e dei mercati si aggrava tra gli imperialisti della Russia, UE, USA e Cina e gli interessi del capitale del gruppo di Shanghai 5. Lì però gli imperialisti si scontrano con ampi movimenti popolari e guerre popolari guidate dai maoisti mentre la resistenza dei popoli dei Balcani è ancora debole.

Sappiamo bene che sconvolgimenti radicali che portano alle rivoluzioni proletarie si sviluppano nel quadro delle nazioni, che le contraddizioni si sviluppano in modo ineguale e che quindi le forze rivoluzionarie si confrontano con le loro rispettive prossime fasi per risolvere i loro problemi, ma per andare oltre però deve avanzare e si deve rafforzare la cooperazione delle forze comuniste rivoluzionarie nelle nostre lotte. Riferendoci a questa occasione noi diciamo che il WEF è una espressione di obbiettiva necessità imperialista e di conseguenza dei loro interessi. Pertanto facciamo appello ad attivarsi contro di loro partecipando alle azioni contro il vertice del World Economic Forum nel giugno 2011 a Vienna. Vogliamo sviluppare la resistenza su un livello internazionalista e rivoluzionaria intendendo che anche una liquidazione del WEF non cambierebbe molto – dato che il capitalismo non fa errori, ma è l'errore! Né le organizzazioni e i forum internazionali del capitale, né il sistema imperialista globale può essere riformato o modellato secondo l'interesse delle masse. L'obiettivo non è una “più equa” distribuzione dei beni esistenti, ma portare la produzione e il potere politico nelle mani della classe operaia e delle masse popolari, e il primo passo per questo deve essere quello di spezzare l'apparato statale borghese. Contro l'imperialismo e tutte le sue istituzioni noi ci mettiamo in collegamento con la resistenza della classe operaia e le masse popolari contro le condizioni di vita prodotte dall’imperialismo e costruiamo la lotta contro il sistema capitalista-imperialista nel suo complesso, la lotta per la rivoluzione proletaria, per il comunismo.

Abbasso l'imperialismo e tutte le sue istituzioni!
Avanti con le rivoluzioni antimperialiste e democratiche popolari!
Avanti con la rivoluzione proletaria!

Red Action (Croatia)
Party of Labour (Serbia)
Communist Party of Greece (marxist-leninist)
maoist Communist Party (Italy)
Red Block (Youth League of the maoist Comunist Party of Italy)
Workers and Peastants Party Bulgaria
Maoist Communist Party - Turkey/Northern Kurdistan
Partizan (Turkey)
New-Democratic Youth
Serve the People – Communist League of Norway
Initiative for the Construction of a Revolutionary-Communist Party (Austria)
Revolutionary-Communist Youth League (Austria)

Nessun commento:

Posta un commento