e' necessario che 'il popolo del cambiamento ' dimostri nei fatti che vuole un cambiamento reale e scenda in piazza contro fascisti e regione e contro lo stato sionista d'Israele
Il Pirellone patrocina Casa Pound
"Formigoni ora spieghi il perché"La denuncia del consigliere regionale Cremonesi (Sel): "C'è il logo dell'assessorato regionale
alla Cultura sull'evento tenuto il 28 maggio scorso a Milano".
La pubblicazione del logo dell'assessorato alla Cultura della Regione Lombardia sul volantino di un'iniziativa promossa da Casa Pound Italia, in programma lo scorso 28 maggio a Milano presso l'Hotel Lombardia, suscita la protesta di Sel. Il consigliere regionale Chiara Cremonesi chiede alla giunta, in un'interrogazione urgente, di fare luce sulla vicenda. "Ci sembra un fatto particolarmente grave - scrive Cremonesi - considerato il noto carattere apertamente nostalgico e rievocativo del fascismo che contraddistingue Casa Pound, a partire da un esplicito richiamo alla sua simbologia e da un'attività spesso costellata anche da episodi violenti".
"Non è possibile che Regione Lombardia fosse all'oscuro di ciò, vista anche la recente notizia dell'apertura di una nuova sede a Quarto Oggiaro, oggetto di attenzione da parte dell'estrema destra milanese. E ci chiediamo allora perché siano stati concessi logo e patrocinio all'iniziativa di un'associazione cui, per esempio, il Comune di Bolzano ha persino negato l'iscrizione all'albo 'per i contenuti fascisti di cui è portatrice'. Da Formigoni e dall'assessore Buscemi pretendiamo ora risposte esaustive". "Non è tollerabile - prosegue l'esponente di Sel - che Regione Lombardia presti la propria immagine istituzionale a soggetti che si inscrivono al di fuori dei valori riconosciuti dalla nostra Costituzione. E ci auguriamo almeno, sollecitando pure su tale aspetto concrete precisazioni, che non siano stati assegnati a Casa Pound per questo ciclo di incontri anche soldi pubblici".
Casa Pound rivendica invece di aver avuto "a ragione e con pieno diritto" il patrocinio. Il coordinatore regionale Marco Arioli ha definito una "polemica piuttosto gretta" quella sollevata dal consigliere regionale Cremonesi. "Francamente non capiamo cosa c'entri il richiamo al fascismo e tanto meno alla violenza, che con Casa Pound non ha assolutamente a che fare - ha osservato Arioli - Era una conferenza sul tema della solidarietà, che ha visto la partecipazione di diverse realtà che operano nel campo degli aiuti umanitari e che per questo motivo ha ricevuto, e riteniamo a ragione e con pieno diritto, il patrocinio della Regione".
Milano, la 'Settimana d'Israele'
non trasloca da piazza Duomo
Il via libera per la manifestazione in programma dal 13 al 23 giugno
Si farà in piazza Duomo a Milano la rassegna 'Unexepected Israel'. La decisione è stata concordata pochi minuti fa al termine di contatti e incontri tra le istituzioni interessate. Il governo italiano aveva dato il via libera, aveva anticipato Amor Radian, portavoce dell'ambasciatore israeliano Gideon Meir, rinunciando così all'ipotesi di trasferire la manifestazione al Castello Sforzesco: .
"Si tratta di un progetto ambizioso e interessante - ha detto Radian - e vogliamo realizzarlo per il bene dei due popoli. Abbiamo scelto Milano, del resto, proprio perchè è gemellata con Tel Aviv". La kermesse, in programma dal 13 al 23 giugno, spazierà dalla tecnologia - con cinque seminari dedicati alle tecnologie idriche, i new media, la sanità, la sicurezza interna e la robotica - alla cultura, dall'economia al turismo.In programma anche una mostra sui kibbutz e, soprattutto, una grande installazione di 15 colonne con monitor su cui scorreranno le immagini di Israele. Il cuore dell'evento sarà il forum economico, che verrà inaugurato dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e dal collega dell'Industria israeliano, Shalom Simhon, e consentirà a centinaia di imprese italiane e israeliane di conoscersi e confrontarsi.
"Non si può festeggiare un Paese criminale. E' una provocazione": il comitato che riunisce le associazioni contrarie alla kermesse è netto nel condannare la manifestazione. E nel farlo, Filippo Bianchetti, del Comitato varesino Palestina, si riallaccia alla storia italiana e meneghina: "Milano è città Medaglia d'oro alla Resistenza - afferma - e noi siamo per la resistenza palestinese".
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