Narducci assessore? Chi quello che ci ha repressi?
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Apprendiamo dalle notizie di questi giorni che il pm Narducci potrebbe ricoprire la carica di assessore alla sicurezza della nuova giunta de Magistris al Comune di Napoli. Una scelta che ci lascia davvero interdetti, avendo sostenuto l’elezione del nuovo sindaco di Napoli convinti che ogni deriva giustizialista fosse stata messa da parte alla luce di un progetto politico nuovo ed alternativo.
Narducci infatti si è distinto non solo per le inchieste che hanno coinvolto Nicola Cosentino ed il clan dei casalesi oppure Luciano Moggi nell’affare Calciopoli, ma anche per una serie di inchieste e procedimenti giudiziari contro i movimenti napoletani. In particolar modo Narducci è titolare dell’assurda inchiesta in merito alle manifestazioni contro la discarica di Chiaiano. Ancora oggi alcuni attivisti, che sono stati protagonisti dello sforzo partecipativo della campagna elettorale di Luigi de Magistris hanno gli obblighi di firma per i fatti del 23 maggio del 2008 quando la polizia di Maroni caricò pesantemente i manifestanti del presidio antidiscarica che erano semplicemente scesi in strada contro la discarica. In quell’occasione ci furono diversi feriti tra cui il giornalista Rai Romolo Sticchi. Il teorema di Narducci, già smontato nelle fasi processuali, era quello di una connivenza tra manifestanti ed ambienti della criminalità organizzata rispetto alle manifestazioni a Chiaiano. Un’accusa infamante che le prime udienze del processo hanno già smontato.
“Premettendo che il giudizio sul nuovo sindaco non si deduce dalla nomina di un assessore ma dalle risposte che saprà dare alla città, riteniamo che la scelta di Narducci sia davvero infelice” commenta Antonio Musella del centro sociale Insurgencia e portavoce della Rete Commons attiva a Chiaiano. “Del processo non parliamo, di queste cose se ne occupano gli avvocati nelle aule dei tribunali – continua Musella – ma di certo pensiamo che Narducci avrà il suo imbarazzo a dover essere parte di una giunta che pone il dialogo con i movimenti al centro della sua azione per la città”. “Ci definiva camorristi ed ora si troverà, se la scelta dovesse essere confermata, ad essere parte di un progetto politico in cui quelli che lui definiva delinquenti saranno capaci di porre le loro istanze al centro dell’azione amministrativa . Francamente non ci aspettavamo una nomina simile, ma l’imbarazzo lo lasciamo tutto al dottor Narducci, a cui ovviamente, riserveremo particolare ostilità dal primo all’ultimo giorno” conclude Musella.
Sul tema interviene anche Pietro Rinaldi consigliere comunale della Lista Civica Napoli è Tua, proprio la civica di de Magistris, ed espressione dei centri sociali e dei comitati antidiscarica : “Il sindaco evidentemente ha voluto farci un favore. Narducci andrà in aspettativa e magari il carteggio dei nostri processi passerà ad un magistrato meno carogna” commenta con ironia al vetriolo il consigliere comunale.
“D’altronde – continua Rinaldi
– il sindaco dovrebbe essere della nostra stessa opinione in merito ai procedimenti di Narducci, visto che proprio de Magistris da europarlamentare firmò l’appello di solidarietà agli attivisti colpiti dalla repressione nel marzo del 2010”.
Il sindaco ha la sua piena autonomia, così come i movimenti hanno la loro piena autonomia da tutti, a cominciare dal sindaco. Senza dubbio ci auguriamo che la presentazione ufficiale della giunta fissata per Lunedi’ 13 giugno possa riservarci delle piacevoli sorprese non comprendendo il nome di Narducci tra gli assessori.
Se invece così sarà possiamo dire da subito che il neo assessore godrà di tutta l’avversità possibile da parte dei movimenti di questa città.
Rete Commons ! – Rete dei comitati in difesa dei beni comuni
Laboratorio Occupato Insurgencia
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