La "cacciata consensuale" di Santoro dalla RAI, la decisa intenzione di proseguire nell'epurazione perfino verso l'intera rete RAI 3 per completare la trasformazione della RAI in agenzia informativa del governo, ingrossare i profitti pubblicitari di mediaset, assicurarsi il monopolio dittatoriale della Rai come tassello chiave per
rovesciare i verdetti elettorali e proseguire nella cancellazione moderno fascista della democrazia borghese e della stessa Costituzione, ripropone a tutti i proletari, le masse popolari, l'opposizione politica e sociale, i democratici del nostro paese il problema chiave: Berlusconi non accetta i verdetti elettorali e non se andrà senza un "fatto traumatico", dice il politologo Giorgio Galli su Linus di giugno.
Ecco questo fatto traumatico è assolutamente necessario, è una espressione necessaria della democrazia ed è a tutela della stessa Costituzione.
Napolitano e gli altri organi costituzionali della democrazia borghese, hanno dimostrato in tutti questi anni di non essere in grado di risolvere questo problema.
Il "conflitto di interessi" tra democrazia borghese e moderno fascismo, il voto di Milano e Napoli, l'auspicabile risultato positivo dei referendum, dimostra esserci le condizioni di consenso per il necessario e indispensabile atto di forza che rimuova Berlusconi e il suo Governo dal governo del paese.
Noi pensiamo che l'atto di forza migliore è la rivolta proletaria e popolare, è la paralisi politica e sociale del paese, per imporre la caduta e la rimozione di
Berlusconi.
La rivolta popolare mette in moto proletari e masse e costituisce una ipoteca positiva contro ogni governo dei padroni, che voglia proseguire la strada di Berlusconi sotto altre vesti
Proletari comunisti
10 giugno 2011
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