I milioni di posti di lavoro tra cui i prossimi licenziamenti non c'entrano niente con l'arrivo dei migranti, ma anzi entrambi i problemi sono causati dal sistema imperialista/capitalista che cerca di uscire dalla crisi aggravata dalla pandemia depredando le risorse dei paesi oppressi con nuove guerre di spartizioni/controllo dei mercati e dall'altro nei paesi imperialisti scaricando sui proletari e lavoratori i costi della ristrutturazione del sistema produttivo per mantenere alto i profitti di padroni, banche, multinazionali...
Ricollocamenti e accordi bilaterali, il piano Draghi: “Gestiremo gli sbarchi”
La cabina di regia del governo Draghi sui migranti
Il dossier non riguarda solo la questione sbarchi. È un dossier che parte da lontano. Innanzitutto dalla situazione di endemica instabilità nel Sahel meridionale. A ciò si aggiungono le difficoltà che il nuovo premier libico Abdul Hamid Mohammed Dbeibah sta incontrando nell'affermarsi in tutto il territorio dello Stato nordafricano. Non è un caso che il primo viaggio all'estero di Draghi sia stato a Tripoli. E non è un caso che, recentemente, il ministro degli Esteri sia stato in missione in Mali, tra i bacini d'origine dei nuovi flussi di migranti. Lo stesso Di Maio, alla ministeriale degli Esteri del G7 di pochi giorni fa, ha posto sul tavolo il tema immigrazione.
Mediterraneo. Approdati nella notte altri 635 migranti a Lampedusa
Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa - Ansa
Sono proseguiti anche durante la notte gli sbarchi a Lampedusa. Sull'isola sono approdati 4 barconi con a bordo 635 migranti.
Poco prima di mezzanotte una motovedetta della Capitaneria ha soccorso un peschereccio con a bordo 352 persone, di varie nazionalità, a 9 miglia dalla costa. A ruota, un'altra motovedetta ha trasbordato, lasciando l'imbarcazione alla deriva, altri 87 uomini intercettati a 15 miglia. Alle 3:20 sono sbarcati 101 migranti, fra cui 10 donne e 3 bambini, soccorsi a 12 miglia. In contemporanea, sono arrivati altri 95 immigrati, fra cui 3 donne e 5 bambini. In 24 ore, a Lampedusa si sono registrati 20 sbarchi per un totale di 2.128 persone trasferite all'hotspot.
Ieri (domenica) nove approdi nel giro di poche ore. Hot spot sotto pressione con circa 1.450 persone già all'interno del centro, come confermato dal sindaco, Totò Martello. Un test, precisa il primo cittadino citando fonti del Viminale, sarebbe già risultato positivo facendo scattare l'isolamento.
"Abbiamo avuto tre nuovi sbarchi di migranti a Lampedusa a bordo di barconi, in tutto ci sono all'incirca 500 persone e stanno bene, non ci sono casi disperati", raccontava a inizio giornata il sindaco Martello. A distanza di poche ore, altri arrivi sull'isola con l'approdo di 470 migranti e, a stretto giro, ancora altri fino ad arrivare a nove. Gli ultimi due sono stati rispettivamente di 100 e 29 persone. Si tratta soprattutto di uomini, ma ci sono diverse donne, alcuni bambini e anche una neonata. Tutti coloro che arrivano sull'isola vengono portati nell'hotspot, poi sottoposti a test sul Covid-19, prima del trasferimento sulle navi quarantena.
Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa - Ansa
Gli sbarchi potrebbero però non essere terminati. Secondo quanto riferito da Martello, ci sarebbero altre 4 imbarcazioni a 35 miglia dall'isola siciliana, ma ancora non è chiaro dove faranno approdo. "Siamo in attesa della nave da Trapani che, mare permettendo, dovrebbe arrivare qui intorno alle 5 del mattino in modo da alleggerire il centro", ha spiegato il sindaco.
Anche Alarm Phone continua a lanciare l'allarme sui viaggi della speranza. Lo fa a più riprese. "Ci sono 3 imbarcazioni in zona Sar maltese, in posizioni ravvicinate. Una operazione di soccorso può mettere in salvo 231 persone. Le autorità sono informate, devono agire subito!", segnala in un tweet la rete di attivisti. Poco dopo manda un altro Sos: "97 persone in pericolo vicino Lampedusa! Abbiamo ricevuto una chiamata da una barca in pericolo. Le persone dicono che sono in mare da 2 giorni, sono esauste e hanno finito carburante, cibo e acqua".
Il dossier torna così in cima all'agenda di governo. La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha sentito il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Allo studio c'è la formazione di una cabina di regia con gli altri ministeri competenti come Farnesina, Difesa e Trasporti, anche in vista dell'estate.
Monta, intanto, la polemica politica. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ritiene "necessario" un incontro con il premier, Mario Draghi, e la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, parla di "blocco navale". Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, non ci sta: "Il 'blocco navale' è una sciocchezza talmente evidente che non merita neppure commenti". E ancora: "Salvini ha perso il pelo ma non il vizio, è da irresponsabili ricominciare a fomentare odio sociale mettendo 'gli italiani contro i migranti'". Pronta la replica del leader leghista, che ha scambiato alcuni messaggi con la titolare del Viminale: "Sbarcano 1.200 clandestini in un giorno, ma per il sindaco è colpa di Salvini. Non sta bene".
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