Questa canea ha la voce del sempre pronto a cogliere ogni occasione, il fasciopopulista da fogna Salvini, e quella stridula della Meloni che ripete la proposta bestiale e deliberatamente assassina del blocco navale. Si tratta di una bella coppia di fascisti che in mancanza di altri argomenti da campagna elettorale, riprendono quello contro i migranti.
E oggi come ieri il modo in cui le
notizie vengono riportate dalla stampa e dai mezzi di informazione in generale
(e in generale tutti in mano alla borghesia) alimenta le posizioni più reazionarie.
Basta notare che fino a qualche giorno fa il problema da mettere a titoloni in prima pagina era il
Covid19 (mentre qualche anno sempre in prima pagine c’era il terribile arrivo, dato per certo, dell’Isis che avrebbe soppiantato la “civiltà” occidentale!). Nei fatti il numero delle persone che sbarcano, donne, uomini, ragazzi e bambini che fuggono da miserie e guerre, tragedie che vengono create dai paesi imperialisti come l’Italia, è sempre limitato.Poi, come ricorda la Lamorgese, oramai
la macchina dello stato è addestrata a risolvere il problema con lo spostamento
quasi immediato degli immigrati da Lampedusa innanzi tutto, perché gli altri,
tanti altri sbarchi di minore entità, spesso non si vedono e finiscono
direttamente negli hotspot. Quasi subito, infatti, i migranti finiscono sulle
navi quarantena (anche quando non c’è nessun bisogno!), mentre immediatamente
il ministro dell’interno Lamorgese chiede aiuto all’Ue per la “redistribuzione
su base volontaria dei migranti” secondo quanto previsto dall’Accordo di Malta
del 2019. Una richiesta che continua a risuonare ridicola a fronte del numero
dei migranti. In più in “aiuto” a questa banda di reazionari c’è in ballo la
proposta che verrà discussa in questi giorni del possibile utilizzo delle navi
della Marina militare e delle caserme per il periodo di quarantena.
A questa brutta accozzaglia si sono
uniti in questi giorni i giudici del Consiglio di Giustizia (!) Amministrativa
della Regione Sicilia che ribaltando una sentenza del Tar ha deciso di bloccare
nel porto di Trapani la nave dei soccorsi in mare Sea Watch 4.
Come si può ben constatare non
bastano le tragedie delle sofferenze e dei morti in mare a centinaia di questi
mesi, (le immagini terribili di mamme e bimbi che affogano), non bastano le
tante parole e le lacrime vere dei parenti che si versano su queste
morti (né tantomeno quelle ipocrite dei politici che su queste tragedie pensano
pure di poter fare carriera), per trovare una soluzione…
Nessun commento:
Posta un commento