DOCUMENTI PER TUTTI E TUTTE!
Il 19 maggio scendiamo nuovamente in piazza sotto le Prefetture: rendiamo visibile la lotta di migliaia di lavoratori e lavoratrici per il permesso di soggiorno e i diritti fondamentali!
Non possiamo più aspettare!
Vi è una immobilità totale delle prefetture, una richiesta sempre più complessa di documentazione e un accanimento attraverso circolari ministeriali che tolgono diritti invece di semplificare.
Da un anno i lavoratori e le lavoratrici dei due settori prescelti (agricoltura e cura) sono in attesa di una convocazione che non arriva.
Da un anno uomini e donne sono sottoposti a ricatti e sfruttamento da parte dei datori di lavoro e c’è chi
un datore di lavoro nel frattempo l’ha perso.Questo provoca ostacoli insormontabili sia per vedersi garantiti i diritti fondamentali, tra cui quello alla salute, e sia per accedere alle (poche) prestazioni sociali disponibili.
Perchè oltre il danno di aver pagato i costi di una procedura illogica non ci sia anche la beffa di rimanere senza documenti.
CHIEDIAMO:
Chiarezza sulle procedure e sui tempi di rilascio dei permessi di soggiorno per coloro che sono riusciti partecipare alla sanatoria.
Che non siano i lavoratori e le lavoratrici a dover subire l’incompetenza di un sistema che non funziona subendo l’ennesima beffa pagata a caro prezzo.
L’abrogazione del requisito dell’idoneità dell’alloggio, requisito ostativo al rilascio del permesso e che da sempre è di difficile ottenimento.
PER TUTTE E TUTTI CHIEDIAMO:
Un permesso di soggiorno anche per coloro che non rientravano nei parametri restrittivi delle procedure del 2020, ma che da anni vivono e lavorano nel nostro paese per uscire dall’invisibilità alla quale sono stati condannati da una sanatoria beffa che non ha voluto vederli. Il decreto Lamorgese ha previsto la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno per protezione speciale della durata di 2 anni e convertibile in permesso per lavoro. Questo titolo di soggiorno deve poter essere richiesto e rilasciato direttamente dalle questure senza formalizzare una domanda di protezione internazionale.
Una moratoria sul requisito del reddito. In piena crisi economica dovuta al Covid-19 non è pensabile continuare a vincolare le procedure per il rinnovo del titolo di soggiorno, per il ricongiungimento familiare e la richiesta di cittadinanza ad una quota minima di reddito.
Non possiamo più aspettare! Documenti per tutti e tutte!
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