giovedì 13 maggio 2021

pc 13 maggio - A Napoli manifestazione il 20 maggio - NON POSSIAMO PIÙ ASPETTARE! PERMESSO DI SOGGIORNO SUBITO PER TUTTE E TUTTI!

 VOLEVATE BRACCIA MA SONO ARRIVATI UOMINI! 

Dovevano essere regolarizzati più di 207 mila lavoratori (su oltre 600mila in Italia), solo poco più di 10 mila hanno terminato la procedura (il 5%). Doveva occuparsi dei braccianti per la raccolta alimentare, hanno fatto domanda per l'85% i lavoratori con contratto di cura domestica. Per occuparsi delle procedure dei lavoratori stranieri e precari, le Prefetture stanno chiamando altri lavoratori interinali e precari. Con questi ritmi, la sanatoria sarà ultimata nel 2033!

Il paradosso è che queste misure, nate per rispondere anche a un momento di emergenza (eravamo nel bel mezzo di una pandemia)si sono trasformate in sofferenza angoscia e agonia per i lavoratori stranieri. A Napoli sono più di 19000 le domande presentate ma, le convocazioni non sono ancora iniziate. I

lavoratori sono in attesa da 9 mesi senza alcun tipo di informazione sullo stato della loro pratica. Durante questo lungo periodo, c’è chi non è stato pagato dal datore di lavoro sotto il ricatto di non portare avanti la sua pratica e di non presentarsi alla convocazione, c'è chi non riceve la retribuzione dovuta per le ore extra e durante i giorni festivi e c’è chi ha una promessa di lavoro con la sanatoria e il datore di lavoro rifiuta di assumerlo finché non viene convocato dalla prefettura per concludere il rapporto di lavoro.

Questi lunghi mesi di attesa hanno distrutto psicologicamente tanti lavoratori stranieri. Alcuni sono andati in depressione soprattutto in un periodo di pandemia, lontano dal proprio paese, dalla famiglia,dai genitori. Altri hanno perso parenti senza poter ritornare per un ultimo addio e per assistere ai funerali e tutto ciò succede a causa della mancata consegna del permesso di soggiorno.

Bisogna capire che parliamo non solo di braccia ma di persone, di uomini e donne con una dignità, con dei diritti che oggi non vengono fatti valere perché sono connessi (purtroppo) alla presenza di un permesso di soggiorno.

Dobbiamo avere almeno una data che ci permetta di capire quando inizieranno le convocazioni. Dobbiamo iniziare a dare una risposta alle lavoratrici e ai lavoratori.

Un’altra enorme difficoltà riguarda l’idoneità alloggiativa.

Sappiamo perfettamente che la realtà in cui viviamo offre diverse difficoltà quando parliamo della questione degli alloggi.

Spesso le case sono fatiscenti, i contratti di fitto sono quasi inesistenti e c’è tutto un mercato che vive e si nutre solo dei migranti proprio perché sono tra le categorie più fragili e con meno diritti.

Questi problemi sicuramente non nascono oggi con la sanatoria. Non possiamo far ricadere sui migranti le responsabilità di un sistema che da sempre non funziona.

Chiedendo l’idoneità alloggiativa si espongono le categorie più fragili a truffe, al pagamento di cifre esorbitanti per la produzione di un documento che non si sa se riusciranno poi ad ottenere.

Quando cominceranno le convocazioni, non si potrà non tenere presente queste difficoltà.

Ricordiamo che l’idoneità alloggiativa è un documento che nella pratica serve solo agli stranieri. Intanto accade che: se il lavoratore è convivente con il datore di lavoro, quest'ultimo rifiuta spesso di caricarsi i costi alti relativi al rilascio di questo certificato. Se invece il lavoratore non è convivente con il datore di lavoro la sua missione diventa molto più complicata dato che la maggior parte dei lavoratori vivono in condizioni difficili, insediamenti informali, capanni o casotti.

Non capiamo perché questo documento non possa essere sostituito con una semplice certificazione che attesti la presenza dello straniero su territorio.

Non capiamo perché solo i migranti sono tenuti a contare i metri quadrati delle case in cui vivono.

Bisogna trovare una soluzione alternativa che tenga conto delle difficoltà del territorio in cui ci troviamo. I problemi degli alloggi a Napoli ci sono sempre stati, non riguardano solo i migranti.

Per questi motivi saremo in piazza del Plebiscito giovedì 20 maggio alle ore 15.00 davanti alla Prefettura.

NON POSSIAMO PIÙ ASPETTARE!

PERMESSO DI SOGGIORNO SUBITO PER TUTTE E TUTTI!

Hamef APS

Associazione dei Senegalesi di Napoli

Casba coop. sociale di mediazione linguistico-culturale

Nessun commento:

Posta un commento