La borghesia siciliana, questa
classe sociale che come dicono in tanti in questo momento è più confusa che
persuasa, ha innanzitutto paura dell’astensione, per cui anche i vescovi in una apposita riunione hanno deciso di fare un
appello invitando ad andare a votare! Visto che secondo alcuni sondaggi la
possibile astensione è salita al 61 per
cento!
Poi c’è la paura del candidato
delinquente, e della possibile esclusione dalle liste, tanto che queste
elezioni si potevano intitolare più o meno così: AAA candidato incensurato cercasi! Al punto che ad un mese esatto
dalle elezioni, la commissione antimafia
ha deciso di fare un controllo sulle liste elettorali. Da giorni si parla di
liste nelle quali “sarebbero almeno venti i candidati indagati o sotto
processo.” (La Repubblica) e sembra che l’appello di Musumeci, candidato per il
centrodestra, sia caduto nel vuoto, altro che “liste pulite” come insisteva Musumeci,
che conoscendo bene i suoi polli aveva “chiesto ai partiti l'applicazione del
codice adottato proprio dalla commissione antimafia, con un'estensione anche ai parenti dei condannati! Ma Musumeci si è
dovuto “arrendere”, se vuole
partecipare al “concorso” gli servono i voti, da qualsiasi parte arrivino!
partecipare al “concorso” gli servono i voti, da qualsiasi parte arrivino!
E su questo nemmeno Cancelleri,
candidato per il Movimento 5 Stelle, può esultare, come ha fatto alla notizia
che arriva a Palermo la Commissione antimafia, visto che tra le sue file, non
sappiamo se saranno anche nelle liste, ci sono un bel po’ di personaggi sotto
processo; il prossimo che riguarda 14 di loro comincia proprio a Palermo per le
famose firme false in occasione di un’altra elezione! Il resto è sparso qua e
là per l’Italia.
La paura peggiore, che però sta
attanagliando i “concorrenti” è quella di riuscire a conquistare la poltrona,
visto che loro sono davvero tanti mentre le poltrone adesso si sono ridotte a
70 complessivamente (7 tra presidente vincitore e il suo cosiddetto listino, 1
il candidato presidente perdente e 62 per il resto).
Questa paura si è trasformata
nella ricerca della coalizione che offre la condizione “migliore”, tanto che
qui i quotidiani parlano di vera e propria “transumanza” (o cambio casacca, o
voltagabbana, insomma fate voi) da un partito all’altro, da una coalizione all’altra,
e questo passaggio non imbarazza nessuno di loro perché tanto sono tutti
coscienti che non si tratta di “princìpi” ma appunto di un posto di lavoro!
Tra le paure c’è pure quella di
non trovare la “promessa elettorale” giusta, per cui si dà libero sfogo a tutto
quello che viene in testa a cominciare dal solito ponte sullo stretto che una
volta era esclusiva della destra, adesso è stata la prima cosa che è venuta in
mente al candidato Micari, del cosiddetto centrosinistra!
Davanti a queste paure è possibile,
come hanno fatto alcuni precari qualche giorno fa, che anche i politici le
prossime dichiarazioni in campagna elettorale le facciano da uno dei santuari
che abbondano in Sicilia! Così, per avere un aiutino in più.
Chiudiamo questa kermesse di
balordaggini con una notiziola simpatica e incoraggiante per chi si accinge a
metter in campo il boicottaggio elettorale, e tutti quelli che non vorranno dare
ascolto nemmeno ai vescovi, continuando ad aumentare il numero del non voto:
qualche giorno fa sono state rubate mille cabine elettorali…
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