mercoledì 4 ottobre 2017

pc 4 ottobre - Esposito un deputato PD moderno fascista sempre in prima linea nelle criminalizzazione dei movimenti

una corrispondenza

Nel PD alberga un senatore che all’anagrafe è conosciuto come Stefano Esposito: nato a Moncalieri (To) il 18 giugno 1969, risiede a Torino nel quartiere di Pozzo Strada.
Non è la prima volta che ci occupiamo delle vicende che riguardano questo assai poco “signore”, espressione del peggio della politica piemontese e nazionale: quella che pretende di avere ragione soltanto perché ha il potere in mano.
Se fosse una persona seria, eviterebbe di abbaiare ad ogni pie’ sospinto contro i “facinorosi” dei centri sociali, in particolare quelli del da lui odiatissimo  Centro Sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47, e guarderebbe per primo in casa propria.
Basta scorrere il suo curriculum vitae pubblicato sulla pagina a lui dedicata su Wikipedia per rendersi conto di che razza di personaggio sia colui del quale stiamo parlando: un politicante della peggiore specie, sempre pronto ad andare in soccorso del vincitore.
Nel corso della sua carriera politica, egli affianca via via tutto il peggio della socialdemocrazia pidiessina prima, diessina poi, e sedicente democratica attualmente: da Veltroni a Renzi, passando per Ignazio Marino.
Ossia, rispettivamente: l’agente della Cia Icare, al quale va la maggiore responsabilità nell’autoaffondamento del partito revisionista; il Fiorentino, al quale si deve la morte di qualunque ipotesi di riformismo borghese; il sindaco capitolino – della cui Giunta l’Esposito era stato chiamato a far parte, in veste di assessore ai Trasporti – destituito a seguito delle vicende legate a Mafia capitale.
Con un ruolino politico di questo lignaggio, il “signorino” non dovrebbe permettersi neppure di aprire bocca, figuriamoci di sbraitare – lo fa in un’intervista rilasciata a Diego Longhin del quotidiano la Repubblica e da questi pubblicata lo scorso venti settembre sull’edizione telematica – contro il presunto «teppismo politico legato ad Askatasuna».
Bosio (Al), 04 ottobre 2017


Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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