Un vertice cronometrato per evitare al massimo ogni tipo di contestazione, di fatto un summit-nato-morto pensato come una passerella nella smart city e finito barricato in una reggia protetto da 1.500 poliziotti
Un corteo combattivo di 5000 studenti, giovan, precari delle ristorazione. lavoratori aderenti ai sindacati di base, facchini, lavoratori delle cooperative e settore terziario impoverito, sfrattati, occupanti di case, famiglie in emergenza abitativa e abitanti della periferia nord di Torino costantemente salutato da applausi e sostegno
Alla fine la necessaria forzatura e il lancio, per dimostrare come la militarizzazione non può passare senza costi per Stato, Governo Padroni e i loro servi.
Libertà per Andrea e Antony
Due compagni sono stati tradotti in carcere al termine di questa giornata conclusiva di mobilitazione contro il summit sul lavoro tenutosi a Venaria, alle porte di Torino. Si tratta di Andrea, storico compagno del csoa Askatasuna, e di Antony, un giovane di Pesaro.
Antony è stato fermato da alcuni agenti della digos al termine dell'assalto alla zona rossa, poco prima che il corteo riprendesse il percorso per tornare a Torino. Andrea è stato invece fermato a corteo concluso, mentre rientrava a Bussoleno (dove abita e lavora) con l'accusa di aver colpito un poliziotto mentre cercava di liberare un manifestante bloccato dalle forze dell'ordine.Già nelle ore immediatamente successive alla manifestazione si è levato il rituale coro delle voci della politica a solidarietà all'operato delle forze dell'ordine, tra le quali non è mancata quella della sindaca pentastellata di Torino, Chiara Appendino.
Entrambi i compagni sono stati tradotti al carcere torinese delle Vallette.
Appuntamento alle 18 sotto il carcere delle Vallette per portare un saluto a Andrea e Antony e chiederne l'immediata liberazione.
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