Sotto la equivoca veste di "volontarietà" aprono la
pericolosa strada dei licenziamenti di migliaia di operai, come
vogliono i commissari e come vorranno i nuovi padroni - Gli operai non
devono cadere in questo grave tranello.
E'
stato già firmato un primo accordo tra azienda e sindacati (Fim, Fiom,
Uil, e Usb) per avviare la procedura di licenziamento di 200 operai.
Si
dice che riguarderà i lavoratori che accetteranno l'esodo incentivato
(1700 euro lordi, al mese per 24 mesi). Ma in realtà, poi, questa
"volontarietà" è comunque condizionata a criteri aziendali; nell'accordo
si dice "compatibilmente con la valutazione aziendale in ordine
all'esigenze tecnico-produttive". Per cui, a fronte di queste esigenze
che prevedono tagli di posti di lavoro, facilmente la "volontarietà" diventa un obbligo deciso dall'azienda.
I
commissari, infatti, parlano che i 200 individuati sono risultati
"esuberi" e sono "effetto della razionalizzazione dei processi
industriali in atto dai quali consegue un recupero dell'efficienza e
dell'innalzamento del livello tecnico-professionale degli addetti". Non
solo, ma si dice chiaramente che questi licensiamenti sono "inevitabili", perchè queste "unità produttive non potrebbero trovare collocazione nell'ambito dell'organizzazione produttiva".
Quindi, Fim, Fiom, Uilm, Usb hanno accettato 200 licenziamenti, punto e basta!
E
hanno aperto la strada ai licenziamenti di migliaia di operai, diretti e
indiretti, che verranno buttati in mezzo alla strada, sempre con la
giustificazione che "non possono trovare collocazione nell'ambito
dell'organizzazione produttiva"...
Quindi, Fim, Fiom, Uilm, Usb
stanno facendo quello che vogliono i padroni attuali e futuri, questa è
la sola verità! Con l'Usb che ancora una volta, ma ora la situazione è
molto più grave per le conseguenze, si comporta e firma come gli altri
sindacati confederali.
Come abbiamo detto, in questo mesi i
sindacati e la stessa Usb si sono attaccati, hanno denunciato, anche con
"forti toni", la condizione ordinaria dei lavoratori, mentre si
preparavano a gestire con l'azienda gli attacchi più grossi e strategici
a questa condizione: licenziamenti di massa, peggioramenti
contrattuali.
Gli operai non possono cadere in
questo pericoloso tranello: accontentarsi dell'elemosina degli
incentivi, per perdere definitivamente lavoro e salario. Gli operai
devono opporsi a questo accordo.
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