CONTRO IL “G7”
DI TAORMINA, DOVE I POTENTI, I PADRONI DEL MONDO, TRUMP IN TESTA,
DECIDERANNO A TAVOLINO COME CONTINUARE A FARE PROFITTI E AD
ARRICCHIRSI SULLA PELLE DEI LAVORATORI E DEI POPOLI DEL PIANETA,
SEMINANDO GUERRE, MIGRAZIONI DI MASSA, MISERIA E LUTTO!
CONTRO TRUMP
CHE PIU’ DI OGNI ALTRI, CON LA SUA POLITICA NAZISTA, RAZZISTA E
MASCHILISTA, RAPPRESENTA IL CONCENTRATO DEL MARCIUME DELLA CLASSE
BORGHESE E DELLA PUTREFAZIONE E BARBARIE DI QUESTO SISTEMA
CAPITALISTICO CHE STA UCCIDENDO L’UMANITA’ INTERA!
CONTRO
L’IMPERIALISMO ITALIANO E IL GOVERNO GUERRAFONDAIO DI
GENTILONI/RENZI, CHE FA PAGARE ALLE MASSE POPOLARI I COSTI DELLA
CRISI, DELLE GUERRE E LA SETE DI PROFITTI DI PADRONI E BANCHE!
Come è
noto, il 26 e 27 maggio prossimo a Taormina avrà luogo il vertice
del “G7”, dove i paesi imperialisti (USA,
Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Canada) e i loro
antipopolari e scellerati governi, tra cui quello
moderno fascista italiano – Gentiloni/Renzi - discuteranno su come meglio spartirsi il mondo; su come continuare a depredare le risorse energetiche dei paesi del Medioriente e fronteggiare la grave crisi economica internazionale, negli interessi di borghesia, padroni e banche.
moderno fascista italiano – Gentiloni/Renzi - discuteranno su come meglio spartirsi il mondo; su come continuare a depredare le risorse energetiche dei paesi del Medioriente e fronteggiare la grave crisi economica internazionale, negli interessi di borghesia, padroni e banche.
Tutto
questo, come sempre, si traduce concretamente in guerre di
aggressione contro le masse popolari dello scacchiere mediorientale
(come dimostra pure il recente bombardamento della Siria da parte
degli USA di Trump, che sta continuando la politica guerrafondaia di
Obama, causando migliaia di morti fra donne, bambini, giovani e
vecchi), oltreché in politiche della “macelleria sociale” anche
negli stessi paesi imperialisti, come pure l’Italia. Paese dove vi
sono 10 milioni di poveri e dove si assiste ad una crescente
eliminazione dei diritti dei proletari, degli operai, dei lavoratori,
dei precari,dei disoccupati, dei giovani, delle donne, dei pensionati
(jobs act, massicci licenziamenti, precarizzazione del lavoro, tagli
alle pensioni, ai salari, alla scuola, al pubblico impiego, ai
disabili, alla sanità e ai lavoratori del Comparto, ed inoltre,
aumenti di prezzi e tariffe, dei trasporti, delle spese sanitarie
ecc.).
Mentre,
di contro, aumentano a dismisura le spese militari (in Italia la
difesa costa 64 milioni al giorno, con un incremento del 21% negli
ultimi 10 anni) e si continua ad ingrassare la classe al potere,
parassita e corrotta, di ogni colore politico, grillini compresi,
unitamente ai padroni, sempre più sfruttatori ed assassini, e alle
banche, sempre più usuraie e truffaldine.
A
quanto sopra si aggiunge l’enorme militarizzazione del territorio,
a cominciare dal sud e soprattutto dalla Sicilia con la presenza di
armi nucleari e strumenti di controllo delle telecomunicazioni
militari (radar,MUOS ecc.) altamente nocivi per la salute, e con
tantissime basi militari USA e Nato (Sigonella, Motta S. Anastasia,
Caltagirone, Vizzini, Punta Raisi, Isola delle Femmine, Comiso, Marina di Marza, Augusta, Monte Lauro, Centuripe, Niscemi, Trapani, Isola di
Pantelleria, Isola di Lampedusa), da cui partono missioni di guerra,
facendo della nostra terra uno strumento di morte e, nel contempo, una
vera e propria polveriera.
Tutto
questo ha portato inevitabilmente ad uno sviluppo del dissenso, della
ribellione e della lotta di classe dal sud al nord del Paese (di cui
anche il massiccio astensionismo di massa, ad ogni elezione, ne è
indice); lotta che ha visto accrescere pure il protagonismo delle
donne, principalmente di quelle proletarie, le più povere, che sono
quelle che pagano doppiamente i costi della crisi del sistema, con un
netto peggioramento dell’insieme delle loro condizioni di lavoro
(le prime ad essere licenziate, precarizzate, sfruttate,
discriminate, sottopagate, disoccupate) e di vita (sempre più
umiliate, molestate, violentate, ammazzate).
L’importante
sciopero delle donne dello scorso 8 marzo, che ha visto 40 mila
lavoratrici - dalle fabbriche al pubblico impiego, ai negozi, oltreché
migliaia di precarie, disoccupate, giovani - scendere in piazza in ogni
città e simultaneamente a milioni di donne di tutto il mondo, è
stata una risposta forte e dirompente contro l’avanzare del MODERNO
FASCISMO e del conseguente MODERNO MEDIOEVO per il genere femminile.
Il
governo Gentiloni/Renzi, con il suo ducetto ministro degli interni
Minniti, inasprisce la repressione,nella speranza di poter arginare
il conflitto sociale (fermi, perquisizioni, arresti
“preventivi”, pestaggi, multe, ecc.). MA
LA
REPRESSIONE
NON PUO’ FERMARE LA RIBELLIONE DI CHI, A COMINCIARE SOPRATTUTTO
DALLE DONNE, NON HA PROPRIO PIU’ NULLA DA PERDERE IN QUESTA SPORCA
E DISUMANA SOCIETA’!
PARTECIPIAMO,
ANCOR PIU’ LE LAVORATRICI, ALLA MANIFESTAZIONE DI TAORMINA, DANDO
VITA AD UNA GRANDE OPPOSIZIONE DI CLASSE E DI GENERE, CONTRO IL G7, I
PADRONI DEL MONDO, TRUMP E I “SIGNORI” DELLA GUERRA IMPERIALISTA!
CONTRO LA POLITICA DEVASTANTE DI GENTILONI/RENZI E DI OGNI ALTRO
GOVERNO DEI PADRONI, CHE VANNO SPAZZATI VIA!
Lavoratrici
SLAI Cobas sc. – Policlinico Palermo
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