sabato 20 maggio 2017

pc 20 maggio - Al G7 dei padroni del mondo, delle politiche contro le masse popolari, lavoratrici e lavoratori dicono no!

Comunicato stampa

Il G7 che si terrà a Taormina il 26 e 27 maggio e che vedrà presenti i presidenti o capi di governo di 7 paesi tra i più industrializzati del mondo, da un lato con le spese, per centinaia di milioni, effettuate per dare un minimo di vivibilità, giusto per l’occasione, alla cittadina di Taormina, e dall’altra con la particolare attenzione riservata ai servizi (viabilità, ospedale ecc.), rappresenta uno schiaffo pesantissimo a tutti coloro che in questa cittadina, ma in realtà in tutta la Sicilia, ogni giorno devono combattere contro l’assenza di servizi degni di questo nome, e soprattutto contro la povertà (povertà, o “diseguaglianza”, registrata ormai in tutti i “consessi” internazionali e persino dagli stessi attori al G7 di Bari!!!) visto il livello di disoccupazione e la povertà crescente, appunto, di tantissime famiglie dell’isola.

Lavoratrici e lavoratori, precarie e precari, disoccupati di vario tipo, donne senza lavoro e discriminate in ogni ambito, giovani costretti ad oziare o ad emigrare; così come le stesse masse di persone costrette a lasciare i loro paesi dell’Asia e dell’Africa, innanzi tutto, ed emigrare, sono i diretti interessati, perciò, delle decisioni politiche che verranno prese in questo incontro internazionale.

Un incontro che per nessuna ragione può essere considerato rassicurante per le masse popolari visto che uno dei suoi maggiori protagonisti, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è responsabile già ad appena 100 giorni dal suo insediamento di annunci e atti che peggiorano ancor più la condizione generale delle guerre nel mondo e dell’economia che è in crisi profondissima, secondo le stesse statistiche della classe dominante, dal 2007. E Trump al G7 si troverà in ottima compagnia da questo punto di vista, dato che anche le politiche di tutti gli altri capi di Stato, a cominciare da Gentiloni,  sono fatte di tagli ai diritti acquisiti, ai salari e ai servizi sociali!

L’essenza stessa del capitalismo, con le sue crisi, e per “ultima” quella in corso, genera violenza, orrore, guerre e disperazione per milioni di persone nel mondo.

Proprio queste “categorie” sociali, cioè la classe lavoratrice innanzi tutto, nonostante in Italia i tentativi dell’Istat di cambiare le carte in tavola, devono trovare la risposta ad una situazione che diventa ogni giorno più insopportabile…

Risposte che già in diverse parti del mondo, i popoli oppressi, come in India, solo per fare un esempio, hanno cominciato a dare, organizzandosi per non sopportare più le “politiche borghesi di sviluppo” che, al contrario producono eterno “sottosviluppo” e immense sofferenze umane e distruzione ambientale.

Lo Slai Cobas per il s.c. sostiene attivamente il presidio di protesta di oggi 20 maggio presso il Consolato USA di via Vaccarini, ore 16,00, in preparazione della manifestazione del 27 a Taormina.

Slai cobas per il sindacato di classe
cobas_slai_palermo@libero.it


MAG20

Verso il G7 - presidio a Palermo al Consolato degli Stati Uniti

Pubblico
 · Organizzato da Proletari Comunisti

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