giovedì 9 aprile 2015

pc 9 aprile - Ancora onore ai compagni rivoluzionari turchi caduti e libertà per il compagno arrestato in Italia - a cura di Soccorso Rosso proletario info srpitalia@gmail.com

Intervista con i militanti: “I nostri fucili renderanno giustizia”
tratta, e tradotta, da https://proleteren.wordpress.com/2015/03/31/interview-with-themilitants-our-barrels-will-bring-justice/
elifsultankalsen

Il 31 Marzo 2015 intorno alle 12, due militanti del DHKC (Fronte di Liberazione del Popolo
Rivoluzionario) sono penetrati nel palazzo di giustizia Caglayan ad Istanbul ed hanno preso in ostaggio Mehmet Selim Kiraz, procuratore del caso Berkin Elvan. Questi, che fu colpito da un proiettile sparato dai poliziotti durante la Rivolta di giugno 2013, è morto dopo un coma durato quasi un anno. Nessuno dei nomi dei suoi assassini è ancora stato rivelato, nonostante tutti i tentativi di chiarimenti a riguardo da parte della famiglia e delle organizzazioni democratiche popolari.
Qui di seguito un’intervista condotta da Ahmed Şık, giornalista del Cumhuriyet, con i militanti intorno alle 16.00, ossia 3-4 ore prima che fossero sommariamente giustiziati dalle squadre di intervento speciale. Dopo l’ultimo post dei militanti su twitter, “Our people, we love you” (nostra gente, vi amiamo), l’hashtag #BizDeSiziSeviyoruz (anche noi vi amiamo) è diventato subito un tormentone.
Porterete a termine la vostra azione? Potete dirmi qualcosa sugli attuali negoziati?
Sul nostro account di twitter abbiamo postato i numeri di identificazione dei poliziotti che sono saltati fuori nel rapporto d'indagine. Secondo la documentazione, il Bureau Criminale di Sicurezza avrebbe identificato questi tre poliziotti tra i 21 sospettati. Abbiamo saputo che questi tre poliziotti potevano essere coloro che hanno sparato a Berkin. Il procuratore ci aveva già dato quest’informazione. Durante i negoziati, abbiamo chiesto che l’identità di questi tre agenti fosse rivelata in una trasmissione in diretta televisiva. I membri della delegazione ai negoziati ci hanno detto che al 99% Berkin fu assassinato proprio da questi tre agenti. Quindi abbiamo chiesto che i loro nomi fossero svelati in un programma televisivo. Abbiamo esaminato la documentazione dell’indagine. Abbiamo guardato le fotografie degli agenti sospettati. Le loro foto erano incorniciate in rosso, secondo il Bureau Criminale. Una portava le iniziali G.T. con il numero seriale 35…
Abbiamo anche condiviso i numeri di identificazione degli altri agenti e abbiamo chiesto di sapere i loro nomi.
cağlaamn
Pensate che la vostra richiesta verrà accolta?
La nostra richiesta è chiara. I nomi devono essere comunicati in una trasmissione televisiva. I negoziatori dovrebbero mantenere la parola. Rivelare le identità degli sbirri. E questi agenti devono ammettere di essere colpevoli. Possiamo negoziare altre richieste dopo che questa sarà accolta. Se le nostre richieste non fossero accolte, allora faremo quel che abbiamo detto che avremmo fatto.
Abbiamo fornito i numeri di identificazione degli agenti. Vogliamo che i nomi vengano resi
pubblici. Possiamo mettere fine a questa storia una volta che i nomi saranno rivelati. Ora stiamo tenendo quest’intervista e gli abbiamo dato un’ora e mezza, fino alle 19:40. Se non confesseranno iloro crimini in televisione, i negoziati finiscono qua. Le comunicazioni telefoniche termineranno e noi puniremo il procuratore.
Avete anche chiesto al capo della polizia e al vice procuratore di fare una dichiarazione a
mezzogiorno?
Sì, l’annuncio è stato fatto rispettando le nostre richieste. All’inizio avevamo dato 3 ore. Siamo riusciti a contattare la delegazione ai negoziati giusto prima della scadenza delle tre ore. Quando le autorità hanno promesso che avrebbero annunciato il nome degli assassini, abbiamo detto loro che i negoziati continueranno se rispetteranno questa richiesta. Poi il capo della polizia e il vice procuratore hanno fatto la dichiarazione. Abbiamo esteso la deadline. Non ci sarebbe stato nessun prolungamento se l’annuncio non fosse stato fatto.
Alcune voci di corridoio dicono che vi siete serviti dei documenti di un avvocato per entrare
nell’edificio, e altre dicono che uno di voi è un avvocato. Come siete entrati nel palazzo di
giustizia con le armi?
Non daremo spiegazioni su come siamo entrati. Sarà rivelato a tempo debito, questo è sicuro. Per ora, comunque, non faremo dichiarazioni. Queste dicerie prendono di mira gli avvocati. Dall’altro lato, gli avvocati sono già presi di mira. Gli avvocati sono stati presi di mira molte volte in questo paese. Sono stati imprigionati e addirittura uccisi solo perché stavano difendendo i loro clienti. In questo paese chiunque sia contro l’AKP e la classe dominante è già preso di mira. Non siamo avvocati, ma combattenti del DHKC. Abbiamo deciso di agire in questo modo e abbiamo provato tutti i metodi per farlo. Siamo stati costretti a usare questa linea d’azione.
L’azione armata porterà giustizia?
I rivoluzionari si sono sforzati per assicurare la giustizia in questo paese. Finora, molti tentativi sono stati fatti. I rivoluzionari hanno manifestato, gli avvocati facevano pressione per questo. Mahanno arrestato gli attivisti, invece degli assassini. Indagini sono state lanciate contro di loro. Sono stati torturati. La giustizia si fa avanti solo quando ci sono di mezzo gli interessi della classe dominante e arresta coloro che hanno davvero bisogno di giustizia. Siamo qui per portare giustizia.
I metodi che usiamo e la nostra azione sono legittimati.
State dicendo che ucciderete il procuratore se le vostre richieste non saranno esaudite. Questo è legittimo?
Stiamo cercando di fare in modo che questo non succeda. Sta a loro l’accogliere le nostre richieste e salvare il procuratore. Per “loro” intendiamo il loro procuratore e il loro corpo di polizia. Quei procuratori e quegli agenti che proteggono la loro classe dominante. Se non vogliono essere colpiti, dovrebbero venire incontro alle nostre richieste. Non crediamo che la classe dominante dia il giusto valore alla sua stessa gente. La usano, la sprecano e se ne disfano. In ogni caso, è un loro problema.
Noi non scenderemo a patti oltre quel punto.
Cosa ci dite sullo stato di salute del procuratore? Posso parlargli?
Non puoi parlargli. Ma sta bene. Ha già parlato con un procuratore suo collega e ad un altro agente di polizia. Ha anche detto di stare bene.
Avete parlato con il procuratore? Ci sono dei notiziari che dichiarano che il procuratore ha
fatto degli sforzi per trovare i colpevoli del caso Berkin Elvan?
Sì, gli abbiamo parlato. I procuratori cercano di difendersi. Quando abbiamo controllato le carte dell’inchiesta, però, vedi solo le richieste degli avvocati. Non si vede nessuno sforzo da parte del procuratore per approfondire l’indagine. Conosciamo lo sviluppo dei documenti dell’inchiesta fino ad oggi. Per ora, i procuratori non li hanno nemmeno toccati. Gli avvocati e le famiglie cercavano le immagini delle televisioni a circuito chiuso. I rivoluzionari hanno fatto innumerevoli manifestazioni per questo. Sono stati presi in custodia. Sono stati torturati. E arrestati. Non c’è nemmeno un piccolo passo fatto dal procuratore, in quest’inchiesta. E’ anche ovvio, a partire dai casi simili a questo, che la magistratura non fa nulla. Ciò che fanno è proteggere lo stato e i suoi criminali. E qui c’è il procuratore pubblico che è responsabile dell’impunità di questi agenti.
Grandi fette della società hanno già reagito contro l’assassinio di Berkin Elvan. Centinaia di
migliaia di persone si sono ribellate contro quest’ingiustizia. Non pensate che la vostra azione possa indebolire questo fondamento legittimo?
Berkin Elvan era una persona comune, ma era nostro figlio. Noi conoscevamo Berkin.
Personalmente, lo abbiamo conosciuto nel vicinato. Abbiamo cresciuto Berkin. Era il nostro adorato fratello e compagno. Milioni di persone hanno partecipato al suo funerale. Sopratutto perchè i rivoluzionari hanno manifestato per 360 giorni per mostrare l’ingiustizia e per formare l’opinione pubblica a riguardo. Ci furono molti martiri durante la rivolta di Giugno ma nessuno di loro ha ricevuto un funerale come quello. Certamente, il fatto che Berkin fosse un ragazzo è importante, ma lo è di più il fatto che molte persone si sono riunite per Berkin grazie alla richiesta di giustizia.
Come abbiamo detto all’inizio, abbiamo deciso di intraprendere quest’azione perché finora tutto è stato fatto. Abbiamo usato i canali democratici per incoraggiare qualche passo. Ma, dal momento che la giustizia non ha fatto il suo corso, diciamo che i nostri

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