L'ex proprietario della multinazionale Stephan Schmidheiny accusato di oltre 200 casi di omicidio. Moltissime persone offese, pubblici proclami sulla Gazzetta Ufficiale e sui siti di Regioni e Comuni.
Il nuovo procedimento è basato sulla contestazione del reato di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di 258 persone decedute tra il 1989 e il 2014: un'imputazione che non rischia la prescrizione, che negli scorsi mesi ha invece cancellato la condanna a dodici anni inflitta in appello al magnate svizzero per disastro ambientale, in un processo che, secondo la Cassazione, non avrebbe neppure dovuto cominciare perché già "morto" al momento del rinvio a giudizio, quando erano già trascorsi oltre quindici anni dalla chiusura dello stabilimento della morte.
Nessun commento:
Posta un commento