Un articolo di Alessandro Robecchi intitolato: "C'è sinistra in Grecia e Spagna ma noi la chiamiamo "estrema""- fatto da parte sua al fine di "rassicurare" i governi europei - dà un quadro di ciò che è in realtà Syriza (e Podemos in Spagna), una forza socialdemocratica, riformista, che non ha alcuna intenzione e programma di lottare contro l'Europa imperialista. Tanto per la chiarezza....
Dall'articolo - "...I programmi economici
di Syriza e di Podemos non contengono nemmeno un punto che già non si
sia visto, o teorizzato, o sostenuto in decine di programmi della
sinistra storica. Più
stato, meno mercato senza vincoli, rinegoziazione
del debito, maggiori controlli su finanza, riduzione della forbice tra
classi sociali, pressione fiscale molto progressiva con più tasse sui
redditi alti e i gradi patrimoni eccetera eccetera, fino alla pensione a
sessant’anni... è indiscutibile che si tratti di politiche economiche con
una netta connotazione di sinistra. Cosa ci sia di così estremo non si
capisce...
...resta il fatto che ci sono oggi due sinistre assai differenti: una che
propone un’accelerazione verso politiche sociali di redistribuzione e
l’altra che gestisce in qualche modo la status quo europeo
dell’austerità, pur fingendo di borbottare e di dolersi delle stesse
politiche che sostiene. Nel programma di Syriza, per esempio, non c’è né
l’uscita dall’euro né l’uscita dall’Europa. Le 35 ore settimanali
proposte da Podemos furono una bandiera della Francia di Mitterrand.
Usare la parola “estremo” per spaventare, manco fossimo ancora ai
cavalli cosacchi e al Grande Timoniere non è una grande idea, o
perlomeno non così nuova. Pure, resta questa faccenda della sinistra
“estrema” e si sottende così poco responsabile, poco allineata, chissà
dove andremo a finire signora mia, e tutto il corollario delle paure,
comprese le Borse che tremano perché finalmente qualcuno dice forte che
si può avere anche un’altra idea di Europa. Presto per dire... Perché il nuovo di cui tanto si parla si
affanna a tenere le cose più o meno come stanno, mentre a sinistra
succede qualcosa di nuovo. Che non è nemmeno tanto “estremo”.
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