Sviluppiamo anche in italia le campagne di denuncia e azione di massa democratiche e antimperialiste
Sosteniamo la organizzazione di una delegazione internazionale in India
Sosteniamo le tre giornate internazionali di sostegno il 29 -30-31 gennaio
dalla stampa indiana
La guerra al 'terrorismo rosso' non si
limita più alle giungle dei distretti più remoti, dato che maoisti
nelle città sono diventati un pericolo visibile e presente. Da
diversi anni le organizzazioni maoiste di fronte che operano lontano
dalle loro roccaforti nella giungla dell'India centrale, sono
riuscite a penetrare nell’India urbana, sfuggendo alle agenzie di
intelligence.
Contro di esse il governo sta ora pianificando un giro
di vite. Nella nuova politica adottata dal Ministero degli Interni
per la lotta al 'terrorismo rosso' si parla anche della minaccia
rappresentata da queste organizzazioni, che occorre contrastare con
forza.
In una nota di indirizzo del ministero, si dice che
"organizzazioni di fronte" del Partito Comunista dell’India
(maoista) sono attive in 21 stati del paese.
Fonti dicono che il Ministero
dell’Interno dell’Unione ha ordinato alle agenzie di intelligence
di questi Stati, oltre che alle agenzie di intelligence centrali, di
sorvegliare strettamente le attività di queste organizzazioni e
raccogliere le prove contro di loro. Sono 128 le organizzazioni nei
radar dei servizi segreti per i loro legami con i ribelli. "Queste organizzazioni svolgono apertamente attività di agitazione, nel
tentativo di ampliare la base di massa del partito e preparare il
terreno per l’insurrezione armata", prosegue la nota.
Funzionari del ministero dicono che un giro di vite contro queste
organizzazioni è una priorità. Rapporti intelligence indicano che
molte di queste organizzazioni di fronte hanno sede in centri urbani
e forniscono supporto logistico al movimento, garantendo fusione tra
attività pubbliche e attività clandestine.
Sono responsabili del reclutamento
di giovani e intellettuali che viaggiano nelle zone rurali per mantenere
vivo il movimento e svolgere il ruolo di ideologi, dicono le fonti.
"Tali organizzazioni sono state identificate, ma occorre
stabilire che queste sono la faccia urbana della ribellione armata,
non semplici simpatizzanti" ha detto un funzionario del
ministero degli Interni. Il ministero ha in programma un giro di vite
contro queste organizzazioni e hanno chiesto alle agenzie di
intelligence di far emergere le prove del loro sostegno ai maoisti.
L’avvio di un’azione di forza contro di esse è problematico, in
quanto esse operano infiltrandosi in gruppi di lavoratori, forum
sociali e ONG. Le agenzie di intelligence si sono imbattute nella
strategia maoista di stabilire basi urbane in città come Delhi con
l'arresto, proprio a Delhi, di Kobad Ghandy, nel 2009.
"Vorremmo trattarli come maoisti,
ma questo è possibile solo se riusciamo a produrre prove concrete
che forniscono supporto logistico ai ribelli armati, realizzano per
loro il reclutamento nelle aree urbane e raccolgono sostegno
finanziario", ha aggiunto il funzionario. Oltre che negli stati
notoriamente affetti dall’estremismo di sinistra, come
Chhattisgarh, Jharkhand, Bihar, Bengala Occidentale e Andhra Pradesh,
queste organizzazioni fronte sono attive anche a Delhi, Haryana,
Gujarat, Karnataka, Tamil Nadu, Punjab,
Maharashtra, Uttarakhand e Kerala.
Fonti dicono che diverse organizzazioni
a Delhi e nel suo distretto sono state identificate come
organizzazioni di fronte maoiste. Secondo il ministero degli Interni,
gli ideologi maoisti nelle città grandi e piccole lanciano una
propaganda concertata e sistematica contro lo Stato.
"In realtà, sono questi ideologi
che hanno mantenuto vivo il movimento maoista e per certi versi sono
molto più pericolosi dei quadri dell’Esercito Popolare
Guerrigliero di Liberazione ", dice un rapporto del ministero
degli Interni sulle attività maoiste nelle aree urbane. Il ministero
degli Interni casa ritiene che i maoisti vogliano conquistare terreno
nelle campagne e circondare gradualmente i centri urbani.
Le agenzie di intelligence si sono
imbattute nella strategia maoista di stabilire basi urbane in città
come Delhi nel 2009, con l'arresto a Delhi di Kobad Ghandy. Ghandy è
ritenuto il responsabile del reclutamento nei centri urbani. Più di
recente, Hem Mishra, uno studente della Jawaharlal Nehru University
di Delhi, è stato arrestato dalla polizia del Maharashtra lo scorso
anno con l'accusa di aiutare maoisti.
All'inizio di quest'anno, professore
Università di Delhi GN Saibaba, appartenente al Fronte Democratico
Rivoluzionario (RDF), è stato arrestato dalla polizia del Maharshtra
con l'accusa di sostenere i ribelli. Fonti dell’intelligence
indicano che questi gruppi lavorano allo scopo di infiltrare quadri
nelle organizzazioni dei lavoratori per lavorare al loro interno e
spingerle a realizzare proteste violenti. Le stesse fonti di
intelligence dicono che questi quadri operano a diversi livelli. Il
modus operandi di alcuni di questi gruppi è volto a innescare la
violenza. Iniziano distribuendo materiali ideologici maoisti, tenendo
riunioni e infine cercano di penetrare nelle manifestazioni di
protesta e innescare la violenza.
info a cura
del Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare - sezione italiana
csgpindia@gmail.com
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