Blitz della Fiom tra schiaffi
e spintoni all'incontro della Cgil con Susanna Camusso
Sono volati insulti, spintoni e qualche calcio all’attivo regionale della Cgil in corso al teatro Parenti di Milano alla presenza del segretario generale del sindacato, Susanna Camusso. "A questa assemblea non e’ stata invitata la Fiom, è un’assemblea assurda di coloro che sono per il si’”
Milano, 14
febbraio 2014 - Sono volati insulti, spintoni e qualche calcio all’attivo
regionale della Cgil in corso al teatro Parenti di Milano alla
presenza del segretario generale del sindacato, Susanna Camusso. Giorgio
Cremaschi, storico esponente della Fiom, ha fatto irruzione in
sala insieme a una decina di altri esponenti della categoria. "A questa
assemblea non e’ stata invitata la Fiom, è un’assemblea assurda di
coloro che sono per il si’”, ha detto Cremaschi, dopo alcuni attimi di
tensione con il servizio di sicurezza, facendo riferimento all’accordo
sulla rappresentanza. "Volevamo che un nostro delegato potesse formalmente
intervenire e hanno reagito con la violenza fisica - ha aggiunto - per cui
presenteremo denuncia alla Procura della Repubblica”. Anche Susanna
Camusso, secondo Cremaschi, “e’ responsabile” delle tensioni: “E’ venuta da
noi, le abbiamo chiesto di intervenire e non ha fatto nulla”, ha
spiegato.
Urla e
spintoni sono andati in scena sotto gli occhi di giornalisti e telecamere,
mentre in sala proseguono i lavori di uno degli incontri in vista del
congresso; Franco Stasi, segretario organizzativo della Cgil Lombardia,
è stato accompagnato fuori dalla sala in braccio, denunciando di essere stato
colpito a una gamba (“non ho mai dato uno schiaffo a nessuno”, ha replicato
Cremaschi). Lo storico esponente Fiom e i suoi, con cartelli al collo per
denunciare ‘gli accordi bavaglio’, hanno duramente contestato l’accordo
sulla rappresentanza. “Abbiamo presentato un volantino - ha detto ancora - che
ricorda che oggi e’ il trentesimo anniversario del decreto Craxi, che aboli’ la
scala mobile. Riteniamo che l’accordo del 10 gennaio sia altrettanto grave, sta
distruggendo la Cgil”.
(fonte Agi)
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