Fiat di Termini Imerese: non bastano appelli e cortei/passeggiate per risolvere la vertenza… è necessario mettere in campo tutta la determinazione e la forza degli operai!
Palermo, 11 feb. 14
Mentre per giovedì 13 a Termini Imerese si prepara
l'ennesima manifestazione, che i sindacati confederali chiamano sciopero
generale, come riportano i giornali, con un corteo organizzato da "Comune,
Chiesa, sindacati territoriali Fim, Fiom e Uilm, Casartigiani, Confcommercio",
gli operai che sono in presidio davanti la Regione hanno ieri pomeriggio fatto
un'assemblea per valutare le iniziative della settimana.
Da un lato, è stato detto, la mobilitazione prevista a
Termini (iniziativa "a tempo", come sono soliti fare i sindacalisti confederali,
prima del 14, giorno in cui si ritroveranno al Ministero le "parti"),contribuisce a portare ancora una volta in primo piano,
all'opinione pubblica, tramite diversi quotidiani e televisioni, la vertenza che
riguarda 1.200 operai, della Fiat e dell'indotto, ma, dall'altro lato, gli
operai si sono espressi negativamente sulla vera efficacia di queste
mobilitazioni e fiaccolate notturne, che non sono mai servite a risolvere il
problema, perché sostituiscono alla lotta il "grido di aiuto" della
"disperazione" lanciato in generale, in questo caso con una "lettera-appello …
rivolta [oltre che al governo] anche ai leader di Cgil, Cisl e Uil Susanna
Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti."
Si tratta, dicono gli operai, invece di mettere in campo
tutta la forza che è stata espressa in passato e che può ancora essere espressa
oggi per costringere il governo, da quello locale a quello nazionale a
costringere la Fiat a "sedersi al tavolo" e trovare per forza una
soluzione.
Una grande manifestazione, hanno detto gli operai, non come
passeggiata, ma fatta con l'intento serio di costringere il governo regionale a
prendere una posizione immediata, ferma e definitiva sull'industrializzazione di
Termini Imerese, cominciando a mettere a disposizione i milioni di euro che
dovevano servire per il "raddoppio della produzione" dello stabilimento Fiat e
che ancora sono nel cassetto, avrebbe avuto più senso!
I cortei, le "passeggiate" organizzate dai confederali sono
invece sempre e soltanto un palcoscenico per i politici di turno che riempiono
le orecchie dei presenti con bei discorsi e promesse [in questo caso in vista
delle elezioni europee] e con le quali i sindacalisti opportunisti si mettono la
coscienza a posto, dicendo che di più non si poteva fare e frasi di questo
genere.
Questa vertenza, hanno detto gli operai, somiglia oggi a
tante altre a cominciare da quella Electrolux che ricalca lo schema padronale
che ricattano operai e istituzioni minacciando di andarsene se non ottengono più
soldi.
operai fiat termini imerese
Slai cobas per il sindacato di classe
Via g. del duca
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