Massa. Antifascisti contro sfilata revisionista, la polizia carica
Nella
serata di ieri era prevista a Massa l'ennesima pagliacciata messa in
piedi dai gruppuscoli neofascisti Forza Nuova e Casa Pound in occasione
della ricorrenza delle foibe. Con la totale indifferenza da parte
dell'amministrazione, nonostante i recenti episodi di aggressioni a
stampo fasciste nel centro di Massa, ieri una cinquantina di antifasciti
e antifasciste si sono date appuntamento per contrastare l'ennesima
farsa revisionista e neofascista che voleva percorrere le strade della
città.
Dopo alcune iniziative portate
avanti per le strade di Massa nei giorni precedenti per sensibilizzare i
cittadini e le cittadine, ieri era previsto un appuntamento indetto
sotto il Comune per andare a denunciare anche la non presa di posizione
dell'amministrazione comunale riguardo alla marcetta neofascista.
Successivamente il presidio antifascista si è spostato per impedire che
le due organizzazioni neofasciste (ben protette da uno schieramento di
polizia) sfilassero per la città. Quando gli antifascisti si sono
avvicinati alla marcia indegna, la polizia si è posizionata con un folto
cordone, caricando gli antifascisti che gridavano a gran voce il
proprio dissenso nei confronti dell'ennesima farsa che vuole riproporre
tesi revisioniste e fasciste. Dopo le cariche a freddo da parte della
polizia, i neofascisti si sono allontanati dal luogo, ben scortati,
proseguendo per il percorso concordato.
Anche ieri a Massa quindi, si è dimostrato che iniziative di questo calibro non sono ben accette all'interno della città, non solo per la concezione revisionista e distorta che si ha su avvenimenti come quelli delle foibe, bensì per impedire a quelle stesse organizzazioni neofasciste di marciare e di portare in strada dietrologie e ideologie non accettabili per chi ha ben chiaro il valore dell'antifascismo.
Anche ieri a Massa quindi, si è dimostrato che iniziative di questo calibro non sono ben accette all'interno della città, non solo per la concezione revisionista e distorta che si ha su avvenimenti come quelli delle foibe, bensì per impedire a quelle stesse organizzazioni neofasciste di marciare e di portare in strada dietrologie e ideologie non accettabili per chi ha ben chiaro il valore dell'antifascismo.
Parma. Antifascisti contro le menzogne sulle foibe
Sabato
pomeriggio cinquanta antifascisti hanno presidiato e contrastato la
fiaccolata di CasaPound in onore dei "martiri delle Foibe".
Ogni
anno si dimostra come l'istituzione della "giornata del ricordo" non
faccia altro che fornire il pretesto e la copertura istituzionale ai
discorsi nazionalisti e revisionisti di tutta la destra fascista. Una
retorica accettata e fatta propria da tutte le istituzioni che,
attraverso la menzogna e la distorsione di alcuni avvenimenti storici,
tende ad equiparare e a dividere le colpe tra nazifascisti e resistenti.
Il
compito degli antifascisti crediamo sia quello di smascherare
quest'operazione basata su bugie e finalizzata a criminalizzare i
movimenti popolari. In questa direzione si sono mossi gli studenti che
in questi giorni hanno volantinato negli istituti professionali di Parma
e della provincia. Il presidio di ieri dunque si inserisce in una più
ampia mobilitazione che continuerà con altre iniziative nei prossimi
giorni.
Della giornata di sabato non
possiamo che constatare la pochezza e l'isolamento in cui vive
CasaPound, un gruppo che continua a presentarsi come una forza crescente
e rivoluzionaria, ma che alla prova dei fatti non è riuscita a
raccogliere che una trentina di fascisti da tutta l'Emilia. Pochi
nostalgici che hanno sfilato solitari per le vie di un quartiere
periferico e disabitato, scortati da oltre 50 agenti delle forze
dell'ordine. Unici uditori: qualche giornalista della peggior stampa
locale.
Crediamo che questa sia la
fotografia migliore per descrivere tra quali forze siano posizionati i
gruppi fascisti: tra i tutori di un'ordine autoritario e antipopolare e i
giornalisti di testate cittadine di proprietà dei maggiori gruppi
industriali locali.
Dall'altra parte, noi antifascisti: lavoratori, studenti, disoccupati, decisi a non far passare sotto silenzio e a contrastare questa lugubre parata. Siamo rimasti in strada, bloccando più volte il traffico, volantinando massicciamente senza scomporci davanti alle numerose minacce di cariche, decidendo modalità e tempi della nostra manifestazione. Una mobilitazione che è continuata in tarda serata con un presidio e volantinaggio nel centro della città.
Dall'altra parte, noi antifascisti: lavoratori, studenti, disoccupati, decisi a non far passare sotto silenzio e a contrastare questa lugubre parata. Siamo rimasti in strada, bloccando più volte il traffico, volantinando massicciamente senza scomporci davanti alle numerose minacce di cariche, decidendo modalità e tempi della nostra manifestazione. Una mobilitazione che è continuata in tarda serata con un presidio e volantinaggio nel centro della città.
Insomma
la vera manifestazione l'abbiamo fatta noi, costringendo i fascisti a
manifestare recintati nel deserto della speculazione edilizia, e di
questo possiamo dirci soddisfatti. Rimane l'amarezza, non poca, di non
aver potuto impedire del tutto la fiaccolata fascista, vero obbiettivo
della nostra azione. Questo non ci scoraggia, ma anzi ci stimola a
raccogliere sempre più antifascisti e sempre più forze per riuscire a
chiudere la sede fascista e ad impedire la loro azione. Siamo
consapevoli che queste forze vadano raccolte all'interno dei percorsi di
lotta che ognuno di noi porta avanti nei propri ambiti dal lavoro alla
riappropriazione di spazi, dal diritto alla casa alla lotta contro le
privatizzazioni. L'antifascismo per noi non è semplice esercizio di
memoria ma si inserisce nel più ampio contesto della lotta tra sfruttati
e sfruttatori, sappiamo bene da quale parte si siano sempre schierati i
fascisti ed è questo che ci anima a combatterli.
Fronte antifascista - Parma
Fronte antifascista - Parma
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