IL COLLETTIVO UNIVERSITARIO RIVOLUZIONARIO
Il Cur nasce a dicembre 2013 da
un gruppo di studentesse e studenti di diverse facoltà dell’università
di Palermo con l’obiettivo di organizzarsi dal basso al di là delle
logiche di rappresentanza mettendo in primo piano il protagonismo
studentesco.
L’università che vogliamo:
Ormai l’università, anno dopo anno, è stata svuotata
dalle “riforme” e politiche dei governi sia di destra che di “sinistra”
del reale obiettivo che dovrebbe avere: strumenti di analisi critici che
vadano al di là delle logiche del profitto.
Un’università sempre più di élite, quindi escludente
in senso classista. Un salto indietro di oltre quarant’anni: i figli dei
ceti più elevati possono studiare tranquillamente e scegliere tra
università pubblica e privata, la maggior parte, invece, è costretto a
rincorrere borse di studio, sempre più esigue, lavoretti part-time che
causano ritardo nel conseguimento del titolo di studio.
Noi vogliamo un’istruzione gratuita e realmente
accessibile a tutti, nella quale gli studenti abbiano potere decisionale
in merito al percorso formativo.
Piuttosto che tener conto delle reali necessità
didattiche, il sapere viene quantificato attraverso il sistema dei cfu
determinati a tavolino in consigli di ateneo e facoltà con il principio
della “razionalizzazione” (leggi tagli).
Noi siamo per la totale abolizione del sistema dei
crediti formativi, senza mezze misure e mediazioni come fantomatiche
“autoriforme”.
Ad una scadente qualità formativa e al rincaro delle
rette universitarie, corrisponde una crescente diminuzione dei servizi
universitari; sempre più mense, studentati, laboratori chiudono e quando
questi servizi sono presenti non sono adeguati alle reali necessità
degli studenti.
Un’università che segue sempre più logiche
aziendaliste con organi istituzionali trasformati in consigli di
amministrazione, dove il privato “suggerisce” come modificare i corsi di
studi in base all’esigenza aziendale per forgiare non nuovi scienziati
ma lavoratori salariati al servizio del capitale.
Questa situazione può essere rovesciata solo da
noi studenti: siamo il soggetto maggioritario che vive l’università e
subisce questo sistema e proprio per questo motivo sta a noi agire per
ribaltare questo stato di cose entrando nel merito del dibattito
politico senza delegare a nessuna rappresentanza studentesca, via
dimostratasi infruttuosa, un vero e proprio scimmiottamento delle
logiche parlamentari fatte di inciuci e accordi al ribasso.
Non solo l’università italiana vive in questo
contesto ma in tutti i paesi del mondo l’università è stata rimodellata
secondo le necessità del capitale in particolare in questa fase di crisi
economica.
In tal senso, lavoriamo per l’unità tra i soggetti
studenteschi che lottano contro questo sistema universitario
aziendalista in tutto il mondo. In particolare guardiamo alle grandi
lotte studentesche degli ultimi anni oltre che in Italia anche in
Canada, Francia e Grecia. Per questa ragione il nostro collettivo è
internazionalista e si colloca nel solco delle lotte mondiali
studentesche e giovanili.
Unisciti alla lotta, aderisci al Collettivo!
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