LIBERARE
TUTTI E SUBITO!!!
Libertà
per i prigionieri politici palestinesi.
Libertà
per tutti i rivoluzionari anticapitalisti e antimperialisti
Il
17 aprile è la giornata internazionale del prigioniero politico
palestinese, sono 4812 i detenuti nelle carceri israeliane tra loro
ci sono oltre 219 minorenni, dal 1967 in oltre 750.000 sono passati
per le prigioni israeliane, una cifra equivalente al 20% del popolo
della Palestina occupata.
Crediamo sia giusto
ed importante rispondere all’appello lanciato dalle organizzazioni
palestinesi organizzando manifestazioni e presidi in tutta
Italia , dando forza e sostegno alla lotta che da oltre due anni
portano avanti i prigionieri palestinesi contro un impianto di
detenzione brutale, per il rispetto dei diritti umani e la fine
del sistema di detenzione amministrativa e della tortura. Il 23
febbraio scorso, un giovane palestinese Arafat Jaradat è morto
nel carcere di Megiddo in seguito alle sevizie inflittegli
dall’esercito israeliano. Il diritto di resistenza, questo è ciò
che il sionismo e l'imperialismo vogliono seppellire nelle carceri,
israeliane di Megiddo, Nafha, Ofer, colpendo uomini e donne del
popolo, militanti insieme a figure storiche e dirigenti politici come
Ahmed Saa’dat Segretario Generale del Fronte Popolare di
Liberazione della Palestina o Marwan Barghouti Segretario
Generale di Al Fatah in Cisgiordania. A questi prigionieri si
aggiungono i detenuti di diverse nazionalità arabe fatti
prigionieri, nel corso dei conflitti scatenati da Israele poi
scomparsi nelle prigioni militari di massima sicurezza.
La lotta del
popolo palestinese non è diversa e non può essere separata dalla
lotta di quanti in tutto il mondo si battono per il progresso,
l’indipendenza e l’autodeterminazione del proprio popolo; è lo
stesso sistema di interessi economici e politici imperialisti
che, in forme diverse da paese a paese, impone il suo brutale
dominio a danno dei popoli.
All’interno
dell’Europa e dell’ intera area mediterranea la repressione
colpisce duramente i movimenti sociali e politici, che si oppongono
alle poltiche antipopolari e reazionarie della Troika, mentre ancora
più duramente vengono attaccate le organizzazioni della sinistra di
classe che guidano i processi di autodeterminazione e di
indipendenza. L’UE non accetta di essere messa in discussione e per
questa ragione offre il pieno sostegno al governo spagnolo nella
repressione della sinistra patriottica basca, e sostiene la Turchia
nella repressione del movimento di liberazione curdo che vede il suo
leader da oltre 15 anni sepolto vivo nel carcere di Imrali, grazie
alla complicità del governo D’Alema.
La lotta
antimperialista in America Latina sta vivendo il suo momento
più alto, ma l’imperialismo non accetta di veder crescere il
processo rivoluzionario e socialista messo in campo dai paesi
dell’ALBA, a cui si affianca l’azione dei governi progressisti e
antimperialisti. E’ un continente che sta costruendo la sua
indipendenza su basi avanzate di democrazia reale partecipativa
economica e politica ma contro il quale le oligarchie reazionarie
attuano ogni forma di guerra economica, sociale e militare ,
uccidendo e imprigionando i dirigenti politici e sindacali (è ad
esempio il caso, del Perù, del Cile o della martoriata Colombia).
L’imperialismo non
accetta chi si ribella al suo dominio, chi resiste e costruisce
processi socialisti consolidati, e per questa ragione si accanisce
contro il percorso di indipendenza della rivoluzione socialista
cubana. Non solo l’infame blocco economico-finanziario da oltre 50
anni, ma l’attività anticomunista a guida imperialista ha
colpito Cuba con continui attacchi terroristici,che hanno provocato
migliaia di morti ; è in tale violento contesto controrivoluzionario
a guida USA-CIA che va collocata e interpretata
politicamente l’ingiusta e assurda detenzione da 14 anni di 5
agenti antiterroristi cubani che sono ostaggi di Washington,con
l’unica accusa di aver scoperto e denunciato e ostacolato la
violenta attività eversiva di formazioni terroristiche
anticubane molto attive , promosse e sostenute dai diversi
governi statunitensi, repubblicani e democratici.
Invitiamo a
partecipare e a costruire iniziative unitarie per il 17 Aprile
rafforzando la giornata del prigioniero politico palestinese e
rivendicando la libertà per tutti i combattenti anticapitalisti
e antimperialisti detenuti .
L ’accusa contro
questi uomini e donne, contro questi compagni rivoluzionari, è
di resistere combattendo contro la violenza dell’occupazione
imperialista e contro l’ingiustizia sociale. LIBERARE TUTTI E
SUBITO!!!
Mercoledì
17 Aprile ore 17 Sit in davanti al Colosseo
organizzano
Forum
Palestina, Rete dei comunisti, Collettivo Militant ,Capitolo italiano
della Rete delle Reti in Difesa dell’Umanità
Nessun commento:
Posta un commento