venerdì 19 aprile 2013

pc 19 aprile: Le donne indiane si rivoltano per la bambina violentata e uccisa. Scontri con la polizia che prende a bastonate i genitori della piccola.

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Un fotogramma delle violenze della polizia sulle manifestanti




Una nuova ondata di indignazione e rabbia in India. La nuova miccia è stata accesa dal caso della bambina di sei anni gettata in una discarica dopo essere stata violentata e strangolata. A conferma che nel Paese non si è arrestata la drammatica escalation di violenze contro le donne.
Il cadavere della piccola, scomparsa dalla serata di mercoledì 17 aprile, è stato trovato nella mattinata del 18 tra i rifiuti non lontano dalla sua casa in un povero quartiere di Aligarh, città del popoloso stato settentrionale dell'Uttar Pradesh, famosa per una storica università musulmana.
Sul suo corpo i segni di uno stupro, come hanno denunciato i genitori. Si attendono però gli esiti dell'autopsia per confermare questa ipotesi.
LA RABBIA DOPO LO STUPRO. Il ritrovamento del corpo senza vita della bambina ha però scatenato la rabbia dei familiari e dei residenti della zona che hanno inscenato una protesta pacifica contro la polizia bloccando la principale arteria per New Delhi.
La situazione è poi precipitata nel caos quando folla di dimostranti è stata dispersa con la violenza dalle forze anti-sommossa che hanno preso a bastonate diverse persone, tra cui anche la madre e il padre della vittima che avevano preso parte alla manifestazione.
Le scioccanti scene della violenta repressione sono state riprese dalle telecamere presenti sul posto. Allo choc della barbara uccisione si è quindi aggiunto quello della brutalità con cui la polizia dell'Uttar Pradesh è intervenuta per disperdere la folla composta da molte donne e da bambini.
LA VIOLENZA DELLA POLIZIA. In un filmato trasmesso dalla Cnn Ibn si vedono alcuni agenti con lunghi bastoni di bambù (chiamati in hindi 'lathi') picchiare e buttare a terra le donne, tra cui anche un'anziana.
Gli scontri sono durati diverse ore. I manifestanti hanno anche attaccato la stazione di polizia con una sassaiola. Secondo l'emittente almeno sette manifestanti sono stati feriti dalle manganellate e dai gas lacrimogeni.
Le autorità negano di aver sparato, come emergerebbe da alcuni testimonianze. Due poliziotti, identificati nel video, sono stati sospesi e un responsabile del commissariato locale è stato trasferito. Il 'chief minister' Akhilesh Yadav ha promesso di far luce sull'accaduto e di punire i responsabili delle violenze.
LE DENUNCE DELLE ORGANIZZAZIONI. Diverse organizzazioni di difesa dei diritti umani hanno denunciato la violenta reazione della polizia dell'Uttar Pradesh accusandola di essere «insensibile» al dolore dei genitori e dei familiari della bambina.
Sembra inoltre che il commissariato locale si sia rifiutato di intervenire quando il padre ha denunciato la scomparsa della bimba.

Giovedì, 18 Aprile 2013



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