martedì 16 aprile 2013

pc 16 aprile: ARRIVANO I PRIMI LICENZIAMENTI AL S. RAFFAELE E I LAVORATORI PRONTAMENTE RISPONDONO..

e come già avvenuto alla Fiat cgil-cisl-uil si mobilitano in soccorso di padron Rotelli e contro i lavoratori
Sciopero in vista per venerdì 19 aprile
I lavoratori hanno bloccato gli sportelli, poi si sono mossi in corteo verso via Olgettina, infine sono rientrati in ospedale e hanno montato alcune tende. Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl hanno diffuso un volantino, in cui è chiara la "volontà di non seguire  la maggioranza della Rsu" Protesta al San Raffaele, bloccata l'accettazione
Milano, 15 aprile 2013 - Un centinaio di lavoratori sta occupando da questa mattina l'accettazione dell'ospedale San Raffaele di Milano al termine di un'infuocata assemblea sindacale nel giorno in cui sono arrivate le prime lettere di licenziamento. "I licenziamenti sono una dichiarazione di guerra a cui risponderemo con lo sciopero generale" hanno dichiarato i rappresentanti dell'Usb. Verso le 8 i lavoratori hanno bloccato l'attività degli sportelli dell'accettazione, poi si sono mossi in corteo lungo via Olgettina (e brevemente anche in tangenziale) paralizzando il traffico da e per il nosocomio fondato da Don Verzé. Nel primo pomeriggio i dipendenti sono rientrati nell'accettazione dove sono state montate anche delle tende per passare la notte. Al momento il licenziamento sarebbe stato comunicato a quattro dipendenti (sanitari e amministrativi) tra cui una militante dell'Unione sindacale di base. Le lettere di licenziamento (che dovrebbero essere una quarantina) erano partite la settimana scorsa dopo che con un referendum, i lavoratori avevano bocciato l'intesa raggiunta dall'azienda con la Rsu il 21 gennaio scorso al ministero del Lavoro. Nell'assemblea di oggi, a cui hanno partecipato diverse centinaia di lavoratori, i sindacati confederali (che qui sono minoritari) si sono visti bocciare l'invito "a ripartire dagli ammortizzatori sociali". "RIAPRIRE LA TRATTATIVA" - Continua la battaglia dei lavoratori del San Raffaele. Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl hanno diffuso un volantino, in cui si legge: "Preso atto delle profonde divergenze emerse nella assemblea dei lavoratori  svoltasi oggi, dichiarano la volontà di non seguire  la maggioranza della Rsu che dopo mesi di lotta ha condotto i lavoratori ai seguenti risultati: decurtazioni economiche per tutti i lavoratori che arrivano fino a 350 euro mensili, licenziamento di 40 lavoratori e in arrivo altri 204, annullamento di tutta la contrattazione aziendale, riorganizzazione unilaterale di servizi da parte della proprietà". I sindacati chiedono quindi : "La riapertura della trattativa che dovrà considerare l’opportunità, anche alla luce del bilancio consolidato 2012, dell’utilizzo di ammortizzatori sociali per ridurre i sacrifici economici dei lavoratori e scongiurare i licenziamenti". In più, le tre organizzazioni chiedono: "Il ritiro dei licenziamenti e  l’evidenza del bilancio 2012" e organizzano un presidio, per venerdì 19 aprile, dalle ore 9.30, in via Olgettina, 60 . PRIMA LETTERA DI LICENZIAMENTO -  “E’arrivata questa mattina la prima lettera delle 40 lettere di licenziamento ai lavoratori del San Raffaele, è una nostra delegata ed attivista USB, noi non staremo di certo a guardare inermi lo stillicidio di licenziamenti”. Così Riccardo Germani del coordinamento regionale della sanità Lombardia dell’ Unione Sindacale di Base riguardo alla situazione del San Raffaele. “Trasformeremo la disperazione di chi perde il posto di lavoro in conflitto agito, esteso e che non lascerà spazio alla rassegnazione. Come Unione Sindacale di Base - prosegue - risponderemo a questa dichiarazione di guerra con lo sciopero generale ma non solo, oggi invieremo al Prefetto di Milano lo stato di agitazione di tutta la sanità lombarda. Se Rotelli non è capace di gestire un ospedale come il San Raffaele come bene comune ma solo attraverso il profitto e licenziano i lavoratori come USB chiediamo che il Questa gestione al massacro dei lavoratori deve cessare e il San Raffaele Diventi Pubblico”.


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