Sciopero in vista per venerdì 19 aprile
I lavoratori
hanno bloccato gli sportelli, poi si sono mossi in corteo verso via Olgettina,
infine sono rientrati in ospedale e hanno montato alcune tende. Fp Cgil, Fp
Cisl e Uil Fpl hanno diffuso un volantino, in cui è chiara la
"volontà di non seguire la maggioranza della Rsu"
Milano, 15
aprile 2013 - Un centinaio di lavoratori sta occupando da questa mattina
l'accettazione dell'ospedale San Raffaele di Milano al termine di
un'infuocata assemblea sindacale nel giorno in cui sono arrivate le prime
lettere di licenziamento. "I licenziamenti sono una dichiarazione di
guerra a cui risponderemo con lo sciopero generale" hanno
dichiarato i rappresentanti dell'Usb. Verso le 8 i lavoratori hanno bloccato
l'attività degli sportelli dell'accettazione, poi si sono mossi in corteo lungo
via Olgettina (e brevemente anche in tangenziale) paralizzando il traffico
da e per il nosocomio fondato da Don Verzé. Nel primo pomeriggio i
dipendenti sono rientrati nell'accettazione dove sono state montate anche delle
tende per passare la notte. Al momento il licenziamento sarebbe stato
comunicato a quattro dipendenti (sanitari e amministrativi) tra cui una
militante dell'Unione sindacale di base. Le lettere di licenziamento (che
dovrebbero essere una quarantina) erano partite la settimana scorsa dopo che
con un referendum, i lavoratori avevano bocciato l'intesa raggiunta
dall'azienda con la Rsu il 21 gennaio scorso al ministero del Lavoro. Nell'assemblea
di oggi, a cui hanno partecipato diverse centinaia di lavoratori, i sindacati
confederali (che qui sono minoritari) si sono visti bocciare l'invito
"a ripartire dagli ammortizzatori sociali". "RIAPRIRE LA
TRATTATIVA" - Continua la battaglia dei lavoratori del San Raffaele. Le
organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl hanno diffuso un volantino,
in cui si legge: "Preso atto delle profonde divergenze emerse nella
assemblea dei lavoratori svoltasi oggi, dichiarano la volontà di non
seguire la maggioranza della Rsu che dopo mesi di lotta ha condotto i
lavoratori ai seguenti risultati: decurtazioni economiche per tutti i
lavoratori che arrivano fino a 350 euro mensili, licenziamento di 40 lavoratori
e in arrivo altri 204, annullamento di tutta la contrattazione aziendale,
riorganizzazione unilaterale di servizi da parte della proprietà". I
sindacati chiedono quindi : "La riapertura della trattativa che dovrà
considerare l’opportunità, anche alla luce del bilancio consolidato 2012,
dell’utilizzo di ammortizzatori sociali per ridurre i sacrifici economici dei
lavoratori e scongiurare i licenziamenti". In più, le tre organizzazioni chiedono:
"Il ritiro dei licenziamenti e l’evidenza del bilancio 2012" e
organizzano un presidio, per venerdì 19 aprile, dalle ore 9.30, in via
Olgettina, 60 . PRIMA LETTERA DI LICENZIAMENTO - “E’arrivata
questa mattina la prima lettera delle 40 lettere di licenziamento ai lavoratori
del San Raffaele, è una nostra delegata ed attivista USB, noi non staremo
di certo a guardare inermi lo stillicidio di licenziamenti”. Così Riccardo
Germani del coordinamento regionale della sanità Lombardia dell’ Unione
Sindacale di Base riguardo alla situazione del San Raffaele. “Trasformeremo
la disperazione di chi perde il posto di lavoro in conflitto agito, esteso e
che non lascerà spazio alla rassegnazione. Come Unione Sindacale di Base -
prosegue - risponderemo a questa dichiarazione di guerra con lo sciopero
generale ma non solo, oggi invieremo al Prefetto di Milano lo stato di
agitazione di tutta la sanità lombarda. Se Rotelli non è capace di gestire un
ospedale come il San Raffaele come bene comune ma solo attraverso il profitto e
licenziano i lavoratori come USB chiediamo che il Questa gestione al
massacro dei lavoratori deve cessare e il San Raffaele Diventi Pubblico”.
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