Lo Slai cobas per il sindacato di classe Ilva
appoggia
e si unisce agli operai che da ieri stanno proseguendo lo sciopero
contro il nuovo maledetto infortunio sul lavoro che ha stroncato la
vita a Claudio Marsella, giovane operaio di 29 anni del rep MOF, e
che pretendono di porre fine alle condizioni di lavoro del Mof e
agli accordi che hanno permesso questa morte;
è
d'accordo con l'Usb sulla denuncia del ruolo di Fim, fiom e Uilm e
delle attuali Rsu, e
appoggia
la denuncia contro i comportamenti antisindacali e antisciopero
ricattatori e
terroristici
portati avanti ieri dall'azienda e dai sindacati confederali -
stesso atteggiamento che da tempo Ilva e OO.SS perseguono nei
confronti dello Slai cobas Ilva e degli operai iscritti,
nello
stesso tempo diciamo chiaramente che non siamo affatto d'accordo con
alcune delle parole d'ordini che l'Usb scrive a sostegno di questo
sciopero: la nazionalizzazione dell’Ilva, la piena garanzia del
reddito per tutti i lavoratori sino alla bonifica dello stabilimento
e del territorio.
Queste
sono richieste sbagliate, inconcludenti e illusorie. Deviano dalla
"guerra di classe" che gli operai, tutti, devono fare
contro Riva e il governo per la messa a norma, vera e subito, degli
impianti, con la difesa dei posti di lavoro, della salute e della
vita - non ci sarà nessuna nazionalizzazione, nè quando l'Ilva era
pubblica ha mai difeso la salute e la vita degli operai; non ci sarà
nessuna garanzia di reddito ma solo migliaia di disoccupati in più
a Taranto insieme ad una "mega nuova Bagnoli" che non ha
salvaguardato nè ambiente nè lavoro.
La
serietà e la gravità della situazione per gli operai Ilva e ditte
non richiede queste "sciocchezze"!
D'altra
parte, gli operai Ilva, anche gli operai che stanno partecipando
allo sciopero indetto da l'Usb, non chiedono affatto nè lottano per
queste cose, ma per ottenere difesa del lavoro in Ilva, sicurezza e
salute.
Slai
cobas per il sindacato di classe Ilva
STRALCI
DA COMUNICATI DE USB
USB
prolunga lo sciopero all'ILVA fino a sabato 3 ottobre contro Riva ed
i sindacati "complici"
ORA
BASTA!
TUTTI
I RESPONSABILI DEVONO PAGARE
LO
SCIOPERO CONTINUA FINO ALLE ORE 7 DI SABATO 3 NOVEMBRE
Dopo
l’ennesima morte di un giovane operaio, vittima dello sfruttamento
e del profitto ad ogni costo, come USB riteniamo che tutti, ma
proprio tutti i responsabili di quanto è accaduto e sta accadendo
dentro e fuori la fabbrica devono pagare:
-
l’azzeramento degli accordi aziendali firmati da Fim-Fiom-Uilm;
-
le dimissioni delle RSU in carica e elezione di nuovi
Rappresentanti;
-
la nazionalizzazione dell’Ilva visto che nonostante i
pronunciamenti della Magistratura la proprietà ha continuato a
produrre e seminare morte quanto e più di prima;
-
la piena garanzia del reddito per tutti i lavoratori sino alla
bonifica dello stabilimento e del territorio.
Per
questi motivi abbiamo proclamato la continuazione dello SCIOPERO
fino alle ore 7 di Sabato 3 Novembre 2012
USB
DIFFIDA AZIENDA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE
Incontro
alla Prefettura di Taranto su diritto di sciopero e tutela della
salute e della sicurezza.
L’USB
Lavoro Privato Puglia ha diffidato l’ILVA per comportamento
antisindacale. L’iniziativa si è resa necessaria in quanto l’USB
è venuta a conoscenza di atti intimidatori nei confronti di
lavoratori che hanno aderito allo sciopero, proclamato dall’USB
fino alle 7 del prossimo 3 novembre, e di quelli che avrebbero
voluto aderire.
Nello
specifico, alcuni responsabili dell'azienda ed alcuni dirigenti
hanno affermato e fatto circolare La voce che lo sciopero indetto
dall’USB sarebbe stato “illegale” ed illegittimo, in quanto
dichiarato da un sindacato non firmatario del contratto. Hanno anche
minacciato sanzioni disciplinari nei confronti degli eventuali
aderenti allo sciopero, di fatto impedendo o fortemente ostacolando
il libero esercizio di un diritto tutelato dalla legge e dalla
Costituzione...
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