mercoledì 31 ottobre 2012

pc 31 ottobre - Solidarietà agli studenti e alle studentesse della Verdi 15 Occupata manganellati dalla polizia!


Sgomberata la Verdi15. Cariche contro gli studenti
31 ottobre 2012
Sgomberare la residenza universitaria, occupata per rispondere a bisogni reali di chi viene considerato solo un numero nel mondo della formazione, dimostra quali siano le politiche delle istituzioni torinesi, capaci di rispondere con la Polizia a chi rivendica diritti reali e bisogni collettivi.

Rispetto per gli studenti e le studentesse in lotta per le vie di Torino, per i feriti, per chi ancora una volta, non si arrende!






Di seguito il comunicato della Verdi15


Stamattina i reparti della celere hanno fatto irruzione all’interno della Verdi15Occupata, cogliendo di sorpresa chi di noi si trovava all’interno della residenza e costringendoci ad abbandonare l’edificio dopo ore di tensioni e procedure d’identificazione, dopo devastazioni di camere e spazi comuni della Verdi.

Da subito si è radunato un presidio di solidarietà al di fuori delle mura della Verdi, pesantemente militarizzato ancora adesso, che presto si è trasformato in un corteo di centinaia di persone che si è snodato tra le vie del centro, determinato più che mai a far sentire la nostra rabbia contro quelli che sono tra i mandanti politici di questo sgombero e della situazione in cui versa la città di Torino.

Ci siamo diretti alla sede della regione piemonte, che anno dopo anno taglia in maniera sempre più pesante i fondi per il diritto allo studio; l’ingente schieramento di polizia ha caricato diverse volte il corteo, che non con rabbia e determinazione non si è disperso ma ha tentato di forzare ripetutamente i cordoni. In seguito ci siamo diretti davanti al municipio di Torino per contestare il sindaco Fassino, lo smantellatore dei servizi pubblici cittadini in nome degli interessi della banca Sanpaolo; la polizia, sempre più nervosa, ha caricato il corteo impedendogli di avvicinarsi all’edificio. Il ceto politico torinese taglia sui servizi e sul diritto allo studio, ma se qualcuno decide di ribellarsi creando un luogo di socialità, riappropriazione e iniziativa politica come la Verdi, la risposta sono sgomberi e cariche. Ingenua illusione la loro perchè la Verdi non sono le mura di quella residenza, ma è una comunità in lotta che non smetterà di sognare e costruire un’alternativa al misero esistente che ci troviamo di fronte.

In molte città italiane gli enti per il diritto allo studio si fanno attuatori dei tagli e delle politiche di austerity, svendono le residenze universitarie rendendosi partecipi della speculazione che i palazzinari fanno sulla pelle di chi deve pagare gli affitti.

E’ per questo che da domani, come indicazione di lotta, la nostra attenzione si rivolgerà all’EDISU (l’ente per il diritto allo studio piemontese) ed al suo presidente Trabucco connivente con i tagli, con le politiche di privatizzazione e mandante dello sgombero di questa mattina.

Ringraziamo vivamente tutti i collettivi e le realtà in lotta che ci hanno mostrato la loro solidarietà, con l’augurio di incontrarci sulle barricate!

La Verdi15 non è passato, ma presente e futuro! La Verdi 15 non si tocca!La Verdi 15 resiste!



Verdi Quindici Occupata


primo video arrivato dal presidio..: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=I8ajaLk2Ty0&noredirect=1




Sai cos'è la Verdi 15?pubblicata da Verdi Quindici Occupata il giorno Sabato 12 maggio 2012 alle ore 15.44 ·
Dopo essere stati tra i protagonisti della contestazione alla Fornero del 21 aprile, dopo aver fischiato un sindaco che si presenta al corteo del primo maggio circondato da un manipolo di nervosi celerini, gli studenti e i borsisti della Verd15 Occupata apprendono dai giornali di essere una “succursale dell’Askatasuna”, “autonomi antagonisti” ed “estremisti dei centri sociali”.

La Verdi15 non intende accettare strumentalizzazioni e rifiuta fermamente l’identificazione con qualunque gruppo politico militante. La Verdi15 non è un centro sociale, ma una residenza universitaria autogestita, una comunità in lotta formata da più di sessanta studenti provenienti da tre diversi continenti. La maggior parte di noi ha scelto l’Italia, e in particolare Torino, allettata dall’eccellenza dei suoi poli universitari e dalla promessa di dodicimila borse di studio, improvvisamente tradita.

Ognuno di noi porta con sé la propria lingua, la propria cultura, una sua personale coscienza politica, la propria esperienza di vita. Qualcosa di irriducibile in un’etichetta ad uso e consumo dei politici che non tollerano il dissenso e dei giornalisti al loro servizio. Ciò che ci accomuna è la determinazione nel lottare contro chi, nella Torino che Fassino aveva promesso di trasformare in “città dei giovani”, sta smantellando il diritto allo studio lasciando senza un tetto e senza borsa di studio migliaia di studenti meritevoli, contro chi vuole ritornare ad un università classista, contro chi, complice delle banche, vuole farci indebitare con i prestiti d’onore.

Per questo la Verdi15 sarà sempre in prima linea contro tutti i burocrati, i “tecnici” e i politicanti che stanno sacrificando il nostro futuro sull’altare della loro crisi. Ma la nostra lotta non si esaurisce nelle piazze dove i burattini del capitalismo finanziario cercano invano di giustificare la miseria della loro azione. Continua nella nostra quotidianità,  nella condivisione di un percorso che ci ha visto prendere ciò che ci spettava e che ci era stato negato, passa per la scoperta che il “diritto allo studio” può essere costruito autonomamente, dal basso.

Nemmeno il più “Democratico” dei partiti, con il suo corredo di manganelli, potrà cancellare questa esperienza!

Studenti e borsisti della Verdi 15 Occupata


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