Omicidio "nero" del MOF: Diffida all'Ilva e a fim, fiom, uilm
Questo testo è stato trasmesso anche alla Procura e allo Spesal richiedendo il loro intervento
Slai
Cobas per il
sindacato di classe
Sede
legale v. Rintone, 22 Taranto – T/F 0994792086 – 3475301704 –
cobasta@libero.it
TA.
1.11.12
Alla
Direzione ILVA S.p.A.
Al
responsabile Resp. MOF, Colucci
Al
Resp. Ufficio Personale
Al
Resp. Aziendale della Sicurezza
epc
alle segreterie di FIM-FIOM-UILM
a
tutti i delegati RLS
alle
RSU
OGGETTO:
infortunio mortale al rep. MOF dell'operaio Claudio Marsella –
richiesta e diffida.
La
scrivente Organizzazione Sindacale atteso
che
la morte dell'operaio Marsella è avvenuta in una situazione in cui,
per disposizioni aziendali e sulla base di un accordo del 10 novembre
2010, lo stesso operaio operava da solo;
che
questa condizione di lavoro ha certamente influito nella rapidità
dei tempi di soccorso;
che
lo stato di inefficienza degli impianti, dei locomotori del MOF mette
a rischio la sicurezza dei lavoratori;
CHIEDE
che
codesta Azienda non faccia più operare da soli i lavoratori nelle
operazioni di manovra nel MOF, ripristinando, come avveniva prima del
citato accordo, la presenza di più operatori;
che
venga, quindi, annullato e rivisto l'accordo del 10.11.12;
che
si proceda ad una manutenzione degli impianti e dei mezzi.
DIFFIDA
ad
attuare quanto sopra da subito, dando assicurazione alla scrivente
O.S.
Lo
Slai cobas fa inoltre presente che, ai sensi del TU 81 sulla
sicurezza (ex art. 14 L.626) gli operai sono autorizzati in caso di
pericolo di astenersi dall'operazione lavorativa o a prendere misure
per evitare le conseguenze di tale pericolo, senza subire pregiudizio
per tale azione,
e
che conseguentemente a quanto sopra, la scrivente O.S. ha comunicato
agli operai del MOF la loro legittimità ad astenersi, se soli,
dall'operazione di manovra dei locomotori, previa comunicazione al
responsabile del Mof, in attesa che codesta azienda provveda a
inviare altro operatore.
La
scrivente O.S. diffida Fim, Fiom, Uilm, i delegati e Rls del MOF a
procedere per quanto di loro competenza per:
revocare
la firma del verbale del 10 novembre 2010;
Verificare
che l'azienda metta fine alla pratica di un solo operatore;
verificare
lo stato dei locomotori;
tutelare
i lavoratori che, ai sensi della TU 81 sulla sicurezza, chiedano di
non operare da soli e in situazioni di pericoli.
per
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
coordinatore
provinciale
Ernesto
Palatrasio
Anche lo Slai cobas Ilva indice lo sciopero
Slai
Cobas per il
sindacato di classe
Sede
legale v. Rintone, 22 Taranto – T/F 0994792086 – 3475301704 –
cobasta@libero.it
TA. 2.11.12
Spett.le
Direzione ILVA S.p.A.
Al
responsabile Resp. MOF, Colucci
Al
Resp. Ufficio Personale
Al
Sig. PREFETTO di Taranto
OGGETTO: indizione
sciopero – legge 300/70.
La scrivente
Organizzazione Sindacale comunica che dalle
ore 7 di questa mattina, 2 novembre 2012 e fino alle ore 7 di sabato
3 novembre 2012, è indetto lo sciopero dei
lavoratori dello stabilimento Ilva Spa di Taranto, con astensione dal
lavoro di 8 ore in tutti i turni lavorativi.
Scopo e obiettivi dello
sciopero, proclamato a seguito dell'infortunio mortale avvenuto nel
MOF, sono i seguenti:
- che codesta Azienda non
faccia più operare da soli i lavoratori nelle operazioni di manovra
nel MOF, ripristinando, come avveniva prima dell'accordo del 10
novembre 2010, la presenza di più operatori;
- che venga, quindi,
annullato e rivisto l'accordo del 10.11.10;
- che si proceda ad una
manutenzione degli impianti e dei locomotori.
Questo sciopero si unisce
all'astensione già in corso e già regolarmente comunicata da parte
dell'Unione Sindacale di Base (USB).
Per quanto riguarda le
“comandate”, lo
Slai cobas chiede a codesta Direzione aziendale di essere messa a
conoscenza della necessità delle stesse ed è immediatamente a
disposizione per verificare quanti e quali lavoratori devono entrare
in fabbrica per essere di “comandata” - si comunica il numero di
telefono a cui la responsabile dello Slai cobas può essere subito
rintracciata: 3475301704.
Si fa presente che ai
sensi dell'art. 28 dello Statuto dei lavoratori nessun operaio che
aderisca allo sciopero deve subire limitazioni o essere oggetto di
interventi disciplinari per aver esercitato questo diritto tutelato
da leggi e Costituzione.
La scrivente O.S.
chiede un incontro nel più breve tempo possibile per
affrontare i punti sopra indicati; tanto nell'interesse di tutti
affinchè non prosegua lo stato di agitazione.
Slai cobas per il
sindacato di classe Taranto
coordin.
provinciale
Calderazzi
Margherita
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