CONTRO IL GOVERNO NAZIONALE DEI PADRONI E DELLE BANCHESERVE LO SCIOPERO GENERALE AUTORGANIZZATO!Contro il “governo tecnico” che ruba ai poveri per regalare ai ricchi e che come se questo non bastasse, attraverso i suoi degni rappresentanti, attacca con dichiarazioni offensive la dignità dei lavoratori, in particolare dei giovani, definiti di volta in volta “sfigati” “fannulloni” e ora, per bocca della ministra Fornero, “choosy” (schizzinosi) perchè a suo dire non si adatterebbero a qualsiasi tipo di lavoro pur di portarsi a casa lo stipendio.E questo a fronte di una situazione di precarietà nota a tutti, una condizione inaccettabile che costringe, soprattutto i giovani (ma non solo) a lavorare anni in condizioni di schiavismo legalizzato in cambio di un misero stipendio che spesso non permette loro nemmeno di mantenersi senza l’aiuto della famiglia.Mentre nelle istituzioni, nei partiti e negli enti locali, dal nord al sud d’Italia, si assiste al dilagare di corruzione, malaffare e ruberie di ogni sorta, alla faccia della miseria e degli enormi sacrifici imposti ai lavoratori e alle masse popolari, il governo delle banche e dei padroni continua la politica dei tagli e della macelleria sociale!
Regioni, province e comuni, dove gli intrallazzi e gli sperperi sono una normalità, a loro volta scaricano i costi della crisi e della spending review sulle spalle dei lavoratori, dei precari, delle donne, dei disoccupati, degli anziani, dei giovani, dei pensionati, dei disabili aumentando le tasse locali e facendo pagare tutti i servizi.
La Regione Lombardia è uno degli esempi più eclatanti di questo stato di cose, feudo di Formigoni da 18 anni, covo di ladri e trafficoni a libro paga della Compagnia delle Opere e di Comunione e Liberazione, è stata mantenuta in vita dai partiti di tutto arco istituzionale dal PD alla Lega che ora, senza vergogna, sbraitano a favor di telecamera contro la corruzione e le ruberie.Ultimo e chiaro esempio della connivenza e della natura truffaldina di questi politici, è stata la scelta di posticipare le dimissioni che hanno portato alla caduta della Giunta, solo dopo il 21 ottobre in modo da assicurarsi il vitalizio che spetta a ogni esponente di assemblea legislativa di una regione italiana.
Ciononostante, gli stessi politici hanno la faccia tosta di chiedere ancora una volta il voto ai cittadini, alle persone che contribuiscono ad impoverire.
Il presidio di oggi alla Dalmine, in occasione della manifestazione di oggi a Roma NO_MONTI DAY, contro l’ennesima farsa elettorale dove si vorrebbe dare a bere ai cittadini di poter cambiare le cose con un voto, mentre e fin troppo facile immaginare che sottobanco i soliti noti si son già accordati in modo da mantenere privilegi e illeciti guadagni. Contro tutti quelli che dicono di rappresentare le istanze dei lavoratori e delle masse popolari a livello locale e nazionale; contro il sindacalismo filo padronale e filogovernativo, contro il sindacalismo della conciliazione della Cgil.
Contro miseria e carovita, contro l’attacco al posto di lavoro, dalle fabbriche al pubblico impiego, contro il precariato a vita, la cancellazione dei diritti, la repressione delle lotte e delle proteste sociali.
Le lavoratrici e i lavoratori oggi più che mai hanno bisogno di un sindacato di classe nelle loro mani. Si devono organizzarsi e lottare contro la dittatura dei finti tecnici del governo Monti/Grilli/Fornero appoggiato da partiti, ricchi, padroni, sindacati istituzionali!Slai COBAS per il sindacato di classeSede regionale: Dalmine Viale Marconi,1 24044 (Bergamo)Cell. 335/5244902 Fax 035/19968666 cobasdalmine@infinito.it
domenica 28 ottobre 2012
pc 28 ottobre - NO MONTI DAY alla Dalmine di Bergamo
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