TARANTO
– Un giovane operaio dell’Ilva, Claudio Marsella di 29 anni,
locomotorista, è morto mentre era al lavoro nello stabilimento di
Taranto. Il corpo è stato trovato ai piedi di un locomotore nei pressi
di uno dei moli interni al recinto dello stabilimento. Sono in corso
accertamenti sulle cause della morte, ma probabilmente l'uomo è rimasgto
schiacciato dal locomotore. Uno sciopero immediato è stato proclamato
dai sindacati all’Ilva di Taranto dopo che si è diffusa la notizia della
morte di un giovane operaio locomotorista. Rappresentanti sindacali
incontreranno a breve la dirigenza aziendale. L'azienda ha bloccato le
attività in segno di lutto
L'OPERAIO SCHIACCIATO DAL LOCOMOTOREL'operaio
dell’Ilva morto questa mattina nel reparto Mof (Movimento ferroviario) è
rimasto schiacciato durante le operazioni di aggancio della motrice ai
vagoni, riportando lesioni al torace e la frattura del femore. A
soccorrere il 29enne Claudio Marsella sono stati alcuni colleghi. Le sue
condizioni erano già molto gravi all’arrivo dell’ambulanza del 118, che
ha trasportato l’operaio in ospedale. Marsella è deceduto poco dopo il
ricovero.
Ilva, operaio muore nell’area portuale.
Lavori sospesi,
sindacati in agitazioneUn
operaio dell'Ilva addetto al movimento ferroviario è morto questa mattina in
un incidente avvenuto nell'area portuale di Taranto. L'infortunio, la cui
notizia è stata confermata da fonti sindacali, è avvenuto al 5° sporgente
del porto. Secondo le prime informazioni, la vittima, Claudio Marsella, di
29 anni, di Oria (Br), sarebbe rimasta schiacciata durante le operazioni di
aggancio di un carro ferroviario, riportando lesioni al torace. A soccorrere
l'uomo sono stai alcuni compagni di lavoro, ma le sue condizioni erano già
gravi, e Marsella è deceduto all'arrivo in ospedale.
Giovane operaio muore all'Ilva di Taranto Sospesa
l'attività
L'Ilva
sospende le attività del primo turno nello stabilimento
Tragedia sul lavoro all'Ilva di Taranto:
operaio trovato morto ai piedi di un locomotore
Taranto, 30 ottobre 2012 - Tragedia a Taranto riporta l'Ilva all'attenzione della
cronaca. Un giovane operaio dell'Ilva, Claudio Marsella
di 29 anni, locomotorista, e' morto mentre era al lavoro nello
stabilimento di Taranto. Il corpo e' stato trovato ai piedi di un
locomotore nei pressi di uno dei moli interni al recinto dello stabilimento.
Sono in corso accertamenti sulle cause della morte.
L'Ilva ha confermato che intorno alle 8,45
in prossimita' del 5 sporgente dell'area portuale, si e' registrato un incidente che ha causato
la morte di un operaio in
forza al reparto movimento ferroviario.
" E' l'ennesima giovanissima vittima di un sistema produttivo che
considera il lavoro un costo e gli operai carne
da macello''. Ad affermarlo
in una nota e' il segretario nazionale di Rifondazione comunista - Fds, Paolo
Ferrero, commentando l'incidente sul lavoro a Taranto.
LA
TRAGEDIA
Ilva,
muore un operaio di 29 anni sciopero immediato nello stabilimento
L'episodio
nell'area portuale del colosso di Taranto. Il ragazzo è stato immediatamente
soccorso dai colleghi, ma è deceduto poco dopo. I sindacati hanno proclamato il
blocco delle attività, l'azienda esprime "piena vicinanza alla famiglia della
vittima"
Un operaio addetto al movimento ferroviario è
morto intorno alle 8,45 in un incidente nell'area portuale dell'Ilva di Taranto.
La tragedia è avvenuta al quinto sporgente del porto. La vittima è Claudio
Marsella, di 29 anni,originario di Mesagne ma residente a Oria e dipendente diretto dell'Ilva.
Il ragazzo sarebbe rimasto schiacciato durante le operazioni di aggancio di un
carro ferroviario, riportando lesioni al torace.
A soccorrere l'uomo sono stai alcuni
compagni di lavoro, ma le sue condizioni erano già gravi, e Marsella è deceduto
all'arrivo in ospedale. Uno sciopero immediato nello stabilimento è stato
proclamato dai sindacati dopo che si è diffusa la notizia della morte. La
direzione aziendale dell'Ilva ha espresso "piena vicinanza ai parenti della
vittima" e ha deciso di sospendere le attività dello stabilimento, relative al
primo turno, in segno di cordoglio. Le effettive dinamiche dell'incidente e le
cause sono in fase di accertamento.
Non è la prima tragedia sul lavoro
nello stabilimento Ilva di Taranto. Nel 2008 ci fu scosso da un'altra morte:
quella di Jan Zygmunt Paurovicz, operaio polacco di 54 anni. Per la sua morte
sono state rinviate a giudizio otto persone). L'uomo, che era assunto da
un'azienda esterna, precipitò da un ponteggio costruito nell'altoforno 4. Mancavano solo pochi minuti alla fine del
suo turno, quando un movimento falso lo fece precipitare sul fondo dell'
altoforno. Anche in quell'occasione furono i compagni di lavoro a prestare i
primi soccorsi, pochi secondi dopo l'incidente. Ma le ferite alla testa non gli
diedero scampo.
Taranto, tragedia all'Ilva Incidente al quinto sporgente Muore operaio 29enne di Mesagne
Aperta un'inchiesta, sequestrato il locomotoreL'azienda: attività sospese per lutto. I sindacati: sciopero
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TARANTO
- Incidente mortale all'Ilva, nei pressi del quinto sporgente dell'area
portuale. La vittima è un giovane operaio: Claudio Marsella di 29 anni,
locomotorista, originario di Mesagne ma residente a Oria.
Il
corpo è stato trovato ai piedi di un locomotore nei pressi di uno dei
moli interni al recinto dello stabilimento. Sono in corso accertamenti
sulle cause della morte.
La dinamica. Marsella è rimasto schiacciato durante le
operazioni di aggancio della motrice ai vagoni, riportando lesioni al
torace e la frattura del femore. A soccorrere il 29enne Claudio Marsella
sono stati alcuni colleghi. Le sue condizioni erano già molto gravi
all'arrivo dell'ambulanza del 118, che ha trasportato l'operaio in
ospedale. Marsella è deceduto poco dopo il ricovero. L'incidente è
avvenuto durante la fase di aggancio della motrice ai vagoni.
L'inchiesta. La Procura di
Taranto ha aperto un'inchiesta sulla morte di Marsella. Il locomotore è
stato posto sotto sequestro per consentire di ricostruire la dinamica.
Era dal dicembre del 2008 che non si verificava un incidente mortale
all'Ilva. In quella occasione morì l'operaio polacco Jan Zygmunt
Paurovicz, di 54 anni, alle dipendenze di una ditta dell'appalto, che
precipito da un ponteggio allestito nell'altoforno 4.
Lavoro sospeso. La direzione aziendale dell'Ilva di Taranto
''nell'esprimere piena vicinanza ai parenti'' dell' operaio morto questa
mattina, ''ha deciso di sospendere le attività dello stabilimento,
relative al primo turno, in segno di cordoglio''. In una nota la
direzione aziendale precisa che l'incidente è avvenuto ''intorno alle
8.45 circa, in prossimità del 5 sporgente''. L'operaio, Claudio
Marsella, era in forza al reparto movimento ferroviario. Sulle dinamiche
dell'incidente sono in corso accertamenti.
La protesta. Uno sciopero immediato è stato proclamato
dai sindacati all'Ilva di Taranto dopo che si è diffusa la notizia della
morte di Marsella. Lo sciopero durerà dalle 11 di questa mattina alle 7
di domani. ''Fim, Fiom e Uilm - è detto in una nota congiunta -
chiedono a tutti gli enti preposti di fare chiarezza sull' ennesimo
infortunio mortale che ha coinvolto un altro giovane lavoratore''. Le
organizzazioni sindacali esprimono inoltre ''la propria vicinanza ai
famigliari del lavoratore scomparso''.
Ferrero. «Stamattina
un lavoratore di 29 anni è morto sul lavoro allo stabilimento Ilva di
Taranto. È l'ennesima giovanissima vittima di un sistema produttivo che
considera il lavoro un costo e gli operai carne da macello». Lo afferma
in una nota Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione
comunista-FdS. «Nell'esprimere le condoglianze alla famiglia -
prosegue Ferrero - voglio denunciare una volta di più un sistema
produttivo che oramai è basato sul ricatto e sulla paura, sistema
aggravato pesantemente dalle leggi del governo che danno mano libera
completa ai padroni nello sfruttamento dei lavoratori. La famiglia Riva,
invece di cercare il modo per mettere in cassaforte i profitti degli
anni scorsi, spenda quello che deve per ristrutturare lo stabilimento e
renderlo sicuro per i lavoratori e per i cittadini. Anche per questo -
conclude - raccogliamo le firme per abolire l'articolo 8 e ripristinare
l'articolo 18».
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