venerdì 25 novembre 2011

pc 25 novembre - LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE NON FA CHE PROSEGUIRE LA DISCRIMINAZIONE...


La violenza sulle donne non fa che proseguire la discriminazione, l’ingiustizia, il doppio sfruttamento e oppressione di cui siamo vittime nella società capitalista.

ANCHE QUESTA E' VIOLENZA

Palermo
- Pomeriggio di fuoco ieri 24 novembre per le precarie Slai Cobas per il s.c. delle Coop Sociali che hanno occupato i palazzi della Provincia, hanno bloccato la strada antistante mandando letteralmente in tilt il traffico.
...ricominciano a circolare voci di nuovi tagli ai posti di lavoro con pesanti riduzioni, quasi di un terzo, delle ore.
Le precarie sono scese in massa in protesta e hanno tenuto in scacco per diverse ore 2 palazzi le strade, fino a bloccare il passaggio della macchina con dentro il Presidente della Provincia accerchiandola. E'stata chiamata la polizia, ma il Presidente costretto a scendere dalla macchina, visibilmente preoccupato dinanzi alla furia delle precarie e precari, è stato costretto a dare l'incontro.
Durante il blocco della strada le precarie Coop, vista la prossimità della giornata del 25 novembre, hanno protestato anche contro la violenza sulle donne, è stato distribuito un volantino, ricevendo solidarietà: alcune donne in particolare si sono unite alla protesta delle precarie suonando con i clacson delle loro macchine e,sedendosi sui finestrini, si sono unite agli slogan lanciati
BASTA CON VIOLENZA E UCCISIONI DELLE DONNE
BASTA CON LA VIOLENZA DELLA PRECARIETA' E DELLA DISOCCUPAZIONE
IL POSTO DI LAVORO E LA NOSTRA VITA NON SI TOCCANO LI DIFENDEREMO CON LA LOTTA

Dal volantino distribuito 25 novembre 2011: la violenza sulle donne non fa che proseguire la discriminazione, l’ingiustizia, il doppio sfruttamento e oppressione di cui siamo vittime nella società capitalista
Il padronato, il governo agiscono per ricacciare a casa le donne. Tante nel nostro paese in questi mesi sono state colpite sul piano dell’occupazione, lavoratrici licenziate, operaie messe in cassa integrazione, precarie sempre più precarizzate, disoccupate in lotta per il lavoro caricate dalla polizia e multate, donne super sfruttate fin quasi a condizioni di moderno schiavismo, come le donne immigrate.
Nello stesso tempo, con un discorso tanto ipocrita “sulla parità” quanto di primo passo di un attacco generalizzato, viene innalzata l’età pensionabile delle lavoratrici. Tutto ciò non ha fatto altro che peggiorare le già pesanti e discriminanti condizioni di lavoro e di salario delle donne, e l’Italia si posiziona tra gli ultimi paesi per tasso di occupazione delle donne.Vengono scaricate sulle donne i tagli e i peggioramenti ai servizi sociali e sanitari, la gestione della crisi nella famiglia.
Mentre riprende il bombardamento ideologico e attacco pratico da parte di governo e della Chiesa contro la libertà di scelta delle donne.
Queste politiche fatte contro le donne, per le donne ha come inevitabile conseguenza l’aumento dell’oppressione, del maschilismo, della violenza sessuale contro le donne che spesso perdendo il lavoro o costrette a lavori sottopagati e ultraprecari sono private di quella indipendenza economica che le costringe a non potersi separare da un contesto familiare in cui purtroppo sono in aumento le violenze fino alla tragedia delle uccisioni, o nei posti di lavoro subiscono di frequente condizioni peggiori di sfruttamento, oppressione e discriminazione di genere.
... è sempre più necessaria la lotta che veda in prima linea la ribellione e la forza delle lavoratrici, delle precarie, della disoccupate, delle giovani … non solo nella giornata simbolo del 25 novembre ma ogni giorno.

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