L'Italia è vicina al popolo libico..eccome! Gli è così vicina nella rapina delle risorse petrolifere che il nuovo governo-fantoccio della Nato (come quello italiano anche questo "tecnico") ha nominato un manager Eni al ministero del petrolio!
Ancora una volta, quando gli imperialisti parlano di libertà e democrazia, per i popoli questo significa più oppressione e attacco al diritto all'autodeterminazione.
L'italia imperialista, che ha "protetto" il popolo libico massacrandolo con tonnellate di bombe, con la nomina dell'ex top manager dell’Eni in Libia, Abdulrhman Ben Yezza, mette mani alla rapina del petrolio libico, la principale ricchezza del paese. "Un dirigente di Misurata molto competente", hanno spiegato fonti libiche al Sole 24 Ore "una buona scelta per riportare l'industria petrolifera ai valori precedenti lo scoppio della rivolta e per valutare aumenti della capacità produttiva".
Ad assicurare la continuità nella difesa degli interessi neocoloniali italiani, da Berlusconi a Monti, si conferma il presidente della repubblica Napolitano che ha prontamente benedetto il nuovo governo libico: "Ho appreso con soddisfazione la notizia della formazione di un governo transitorio in Libia, nel pieno rispetto del calendario previsto dal consiglio nazionale provvisorio con l'obiettivo di aprire il Paese a un futuro prospero e democratico", è riportato nel comunicato del Quirinale. "L'Italia è vicina all'amico popolo libico in questa decisiva fase della sua storia, nello spirito di un rinnovato impegno a operare assieme per lo sviluppo delle relazioni fra i nostri due Paesi e per la stabilità e la crescita della comune regione mediterranea".
Con la nomina di Monti l'interventismo dell'imperialismo italiano sarà ancora più deciso e aggressivo: “L'Italia ha bisogno di una politica estera coerente con i nostri impegni e di una ripresa di iniziativa nelle aree dove vi siano significativi interessi nazionali”. Per questa "coerenza" Monti ha promosso alla Difesa il criminale di guerra capo delle truppe imperialiste italiane che stanno occupando l'Afghanistan e la Libia, l'ammiraglio Di Paola, direttamente un militare a sostenere le imprese italiane, mentre si parla della nomina del boia di Genova, De Gennaro, già a capo dei servizi per volontà bipartisan, ai vertici di Finmeccanica.
Il nuovo governo libico è espressione delle forze genocide Nato/Onu e non rappresenta in nessun modo gli interessi del suo popolo!
Pieno sostegno alla resistenza libica!
Fuori l'imperialismo Nato-Onu-Europa-Italia dalla Libia!
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