Dai compagni di Proletari Comunisti e dello Slai cobas per il sindacato di classe di Palermo che da ieri sono al presidio:
Poco fa è giunta la notizia al presidio degli operai Fiat a Termini Imerese che è stato raggiunto l'accordo a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Nello stesso tempo è arrivato l'"ordine" a smantellare il presidio...
Lunedì mattina davanti allo stabilimento i sindacati spiegheranno i termini dell'accordo, con l'obiettivo di firmare mercoledì 30.
Si sa per ora che sono aumentati i lavoratori che andranno in mobilità (da 511 a 640)con una aiuto economico di "accompagnamento". Su quanto sarà questo "aiuto", mentre prima si parlava di rapportarlo alle diverse fasce di reddito, ora avrebbero concordato una sola fascia rapportata ad una media salariale di circa 25mila euro l'anno. Alcuni operai ci perdono.
L'accoglienza degli operai - stasera in pochi al presidio - è stata fredda e dubbiosa. Da parte di alcuni anche lo smantellamento del presidio non è stato visto bene, dato che ieri di parlava di mantenerlo fino a mercoledì.
Nessuna novità invece per quanto riguarda la DR Motor che sta aspettando la conclusione della trattativa con la Fiat. Ma qui i timori restano confermati. Si teme anche che l'azienda voglia ripartire da zero, cancellando i diritti acquisiti. L'unica voce positiva è che la DR Motor potrebbe aggiungere altri 300 operai ai 1600 da assumere. Ma tra gli operai c'è poca fiducia: la DR Motor è un'azienda indebitata, non affidabile.
In questo giorno e mezzo al presidio sono venuti un centinaio di operai, a rotazione. Certo un pò pochi.
L'aspetto positivo è rappresentato dai giovani, tra cui vi sono anche delle donne. Questi dicevano che occorreva fare di più, occupare la fabbrica; questi operai, e soprattutto una operaia ieri hanno fortemente protestato verso Landini e Mastrosimone.
Hanno accolto bene il nostro discorso che occorre un percorso nuovo, hanno preso pacchi di nostri volantini per distribuirli agli altri operai. Insieme a loro vi sono gli operai dell'indotto, in particolare gli operai, giovani, della BN Sud che anch'essi avevano proposto di occupare la fabbrica - zittiti prontamente da Matrosimone.
La partita non può quindi essere considerata chiusa.
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